IL SUO FU IL PRIMO CASO ACCLARATO DI CYBER BULLISMO
Nell'aula magna della scuola Umberto I a Lanciano, dinanzi agli studenti, delle scuole medie cittadine, Paolo Picchio ha raccontato la storia di sua figlia Carolina, morta suicida a 14 anni. Non ha retto, nonostante la sua forza, la sua determinazione, la sua indipendenza, a quei migliaia di like, alle offese , alle volgarità, che commentavano sui social, prima sui gruppi whatsApp e poi su facebook, il video a sfondo sessuale messo in rete da alcuni ragazzi che durante una festa le avevano fatto perdere conoscenza, molestata e filmata con lo smartphone. “Carolina è stata la prima vittima di cyber bullismo, ed il suo è stato il primo processo in Italia” ha detto Picchio, che dopo la tragica scomparsa della figlia gira l'Italia per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema del bullismo sul web. Su invito dell'associazione “Maria Luisa Brasile” Picchio ha posto l'accento sull'importanza della cura e del dialogo. Elementi su cui partire per una costruzione sana di relazione con i propri figli, e capire, qualora ci fossero, i segnali che possano nascondere il disagio connesso alle vessazioni sul web.