Oltre 40 mila sono stati i bersaglieri che hanno sfilato dallo Stadio Adriatico Cornacchia, fino a Piazza della Rinascita, ma sono stati circa 90 mila quelli arrivati da tutta Italia a Pescara per il 65/o Raduno Nazionale che si è svolto nel migliore dei modi, fra eventi, incontri, scanditi dalla musica delle 64 fanfare nazionali. "Pescara ha letteralmente aperto le sue braccia per accogliere un fiume umano colorato, allegro e amico - così il sindaco Marco Alessandrini a fine manifestazione - E' stato un grande onore, oltre che una grande emozione, vivere questa cinque giorni in città, respirando a pieni polmoni i valori cremisi, che animano e contraddistinguono il Corpo. Valori che richiamano alla nostra Costituzione e che ognuno di noi deve sentire nelle proprie vite. Grazie all'Associazione Nazionale Bersaglieri che ci ha scelto e al presidente e amico Daniele Carozzi, grazie al comitato organizzatore del Raduno, a cominciare dal generale Giuseppe Perrotta, passando per il maggiore Sandro Di Cristofaro che sono stati preziosi compagni di viaggio in questi mesi di preparazione e che hanno fatto di tutto perché I Bersaglieri tornassero in Abruzzo per la terza volta. Grazie anche alla città e a tutti coloro che si sono prodigati perché tutto andasse per il meglio". "Pescara ha retto bene le decine di migliaia di persone che si sono ritrovate oggi e nei giorni scorsi in città per assistere al corteo, questo grazie alla mobilitazione di tutte le forze dell'ordine e della nostra Polizia Municipale in primis, nonché ai tanti volontari che negli eventi fanno sempre sentire la propria forza, insieme a tutti gli altri soggetti che ci hanno accompagnato in questa bella e intensa avventura. Fra le emozioni che il Raduno lascia c'è stata anche la corsa finale, è stata una sensazione unica accompagnare l'Abruzzo alla fine del corteo e consegnare al Comune di San Donà di Piave un testimone che abbiamo davvero vissuto con grande serietà e responsabilità. Siamo certi che il Veneto l'anno prossimo saprà dare un abbraccio altrettanto caloroso ai fanti piumati. L'Abruzzo e la città hanno vissuto un momento davvero indimenticabile e hanno ricambiato come tradizione vuole, come fa una terra forte e gentile".