LANCIANO – Presentata questa mattina, presso la Sala d'Onore dell'ex Casa di Conversazione, la quarta edizione di “Calendimaggio”, slittata ad ottobre a causa dei problemi tecnici che hanno interessato il teatro Fenaroli nella scorsa primavera.
“Teatro? Sì... in ottobre”, in programma per sabato 18 ottobre alle 21.00, e in replica, domenica 19, alle 17.30, è uno spettacolo particolare, firmato dalla sapiente regia dello scrittore Julien de Dampierre e con la direzione di scena del maestro Juan Carlos.
A caratterizzare l’evento e a farne uno spettacolo di straordinaria qualità e professionalità, saranno le partecipazioni degli attori Gigliola d’Antonio, Armando Zurlo e Marino d’Antonio unite a quelle di alcuni giovani e promettenti attori provenienti dalla compagnia “il Monello” di Maurizio Di Marco.
All'incontro, erano presenti il segretario dell'associazione “Silvio Spaventa”, organizzatrice dell'evento, Marino d'Antonio che ha sottolineato il duro lavoro che c'è dietro la realizzazione di una tale manifestazione, l'attrice Gigliola d'Antonio e l'assessore alla cultura Pino Valente.
“Questo spettacolo è davvero serio ed impegnativo – ha dichiarato d'Antonio – e siamo felici che, dopo tanta fatica organizzativa, finalmente riusciamo a portarlo in scena.
Il contenuto dello spettacolo affascina perché propone :
nella prima parte, una rielaborazione del famoso monologo di Jean Cocteau. E’ l’accorato dramma di una donna che vive la complicata rottura di un rapporto d'amore. E’ il ritratto di una donna disperata che cerca soltanto una menzogna per tirare avanti. È un grande studio di stati d’animo che vengono esternati con parole adoperate quasi come il bisturi di un chirurgo che incide, che taglia, che fa male e che infine ricuce in un finale a sorpresa.
nella seconda parte invece, sono inseriti due pezzi di una effervescente comicità che regalano momenti di distensione e di buon umore necessari, a far superare allo spettatore, la tensione respirata nel primo tempo.
Li potremmo benissimo definire anche 'medaglioni' per via del prezioso contorno che ognuno assume, con l'appartenere ad un preciso genere teatrale: il primo un vero e proprio pezzo da cabaret con gli equivoci, il tono e l’incalzare delle situazioni che fanno esplodere nello spettatore la risata spontanea. Mentre il secondo, un inedito di Mario Pupillo, è presentato come un sottile, ironico, fluttuante dialogo, nel corso del quale si delinea la storia di una vedova ciarliera, spumeggiante e insoddisfatta che, dopo aver sposato tre uomini – ognuno per un verso diverso dall’altro, dai quali ormai stufa si è separata – desidererebbe un nuovo, affascinante compagno.
“E' per me un piacere essere qui – ha sottolineato l'assessore Valente – perché eventi come questo testimoniano gli importanti sforzi delle associazioni della città per portare avanti preziose iniziative che fanno di Lanciano il punto di riferimento culturale della Frentania”.
Molta l'attenzione ai particolari che contribuiscono a rendere di livello lo spettacolo proposto. Dai costumi forniti dalla Sartoria teatrale “Polvere di stelle” di Vasto, agli splendidi fondali forniti dalla S.I.R.T. Srl. di Ciro Rubinacci in Napoli e alla presentazione della brillante Monica d'Antonio.