"Mare e costa è tutta roba nostra” e poi “L'Abruzzo agli abruzzesi”, ma anche, “C'è l'Abruzzo da rispettare via i pirati dal nostro mare". Questi alcuni degli slogan intonati da circa 300 manifestanti del Coordinamento "No Ombrina" sotto al ministero dello Sviluppo Economico a Roma, dove ha preso il via la Conferenza dei Servizi sul progetto per estrazione petrolifera di 'Ombrina Mare'.
Alla riunione partecipano la Regione Abruzzo con il sottosegretario all'Ambiente Mario Mazzocca, le Province di Chieti e Pescara, 35 comuni tra cui Pescara, Francavilla, Ortona, Lanciano, Fossacesia; naturalmente le direzioni competenti del ministero.
"C'è una legge che blocca Ombrina - spiega Alessandro Lanci del Coordinamento No Ombrina - ed è quella della costituzione di un parco marino regionale, secondo cui dal 6 novembre non si possono più fare attività petrolifere. Noi - continua Lanci che si fa portavoce anche per Nuovo Senso Civico, Comitato No Petrolio Ortona e Associazione Zona 22 - siamo qui per sostenere regione e comuni. Abbiamo anche mandato una diffida ieri sera al ministero, nei confronti di tutti i funzionari, informando della presenza di una legge che non consente l'autorizzazione a Ombrina".
Ci sono anche Legambiente, Wwf e Greenpeace a sostenere i manifestanti con l'augurio "che dalla Conferenza dei Servizi venga fuori o una bocciatura o una sospensione".