21 giugno 2013. I tempi cambiano, la crisi economica modifica le ambizioni dei giovani abruzzesi e, a differenza di qualche anno fa, non si cercano più posti di lavoro dove non ci si “sporcano” le mani, bensì sta avvenendo un ritorno di fiamma su quella che per tradizione, storia, cultura del nostro territorio, è l'arte per eccellenza praticata dai nostri avi: l'agricoltura. Un fenomeno, questo, colto anche dalla regione Abruzzo che a più riprese ha promosso, rifinanziandola più volte, la MISURA 112 del Programma di sviluppo rurale, destinata all'insediamento dei giovani agricoltori. Si tratta, questo, di un valido sbocco professionale che può essere portato avanti solo da persone che hanno una vera e propria passione, amore per la terra, e un bagaglio di conoscenze degno di questo nome. Infatti, è molto importante la formazione individuale di tutti coloro i quali abbiano l'intenzione di porre in essere attività di questo tipo. Ma non si esaurisce solo sotto il profilo tradizionale questo affascinante mondo, infatti ci sono giovani che iniziano a sperimentare processi avanzati di coltivazione, con l'intento di arrivare ad una produzione, sia quantitativa sia qualitativa di eccellenza. Andrea Pierini, da anni appassionato di innovazioni del settore, ci spiega che, “con amore e passione un giovane volenteroso, può ottenere, nel proprio ambito prescelto, grandi soddisfazioni nel pieno rispetto dell'ambiente. Questo significa non utilizzare prodotti che possono essere nocivi, nella più perfetta logica dell'agricoltura biologica. Io credo – dice ancora Pierini – che si tratti di una questione culturale, uno scatto di orgoglio ideologico, che spero possa fare sempre più breccia nel cuore dei giovani abruzzesi. Non è facile, certo, ma il mio consiglio è quello di studiare molto, anche in modo autodidattico, e sperimentare, mettendo in pratica, ciò che si è appreso. Questa è la sintesi di una passione, la mia, che vuole significare un segnale di discontinuità con un mondo troppo omologato e appiattito dall'era del consumismo, anche in periodi di crisi”.