Enrico Marvi all’Ortopedia ed Ermanno Angelucci alla Medicina: sono i nuovi direttori delle unità operative dell’ospedale di Lanciano.
Gli incarichi sono stati conferiti questa mattina con delibera adottata dal direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco, il quale ha approvato gli atti dei due concorsi, espletati di recente, e provveduto a nominare i primi classificati della terna di candidati indicati dalla commissione esaminatrice. I neo direttori prenderanno servizio dal prossimo 16 febbraio. Eccone un breve profilo.
Ermanno Angelucci, 62 anni, nativo di Lanciano, arriva dalla Clinica medica dell’ospedale di Chieti, dove ha svolto la sua attività dal 1987, ricoprendo anche il ruolo di direttore facente funzioni. Specializzato in Medicina interna e Cardiologia, è stato allievo di nomi illustri della Medicina, quali i professori Sergio Sensi e Fabio Capani. Dotato di grande carica umana, ad Angelucci viene riconosciuta la capacità di coniugare esperienza clinica e organizzazione delle attività di reparto.
Enrico Marvi, 60 anni appena compiuti, ha trascorso una parte importante della propria carriera professionale all’Ortopedia dell’ospedale di Lanciano, avendone la responsabilità temporanea per lunghi periodi. Specializzato in Chirurgia protesica dell’anca e del ginocchio, nel 2018 ha eseguito 1.050 interventi, di cui 225 protesi, a cui va ad aggiungersi una media di circa 1.000 prestazioni ambulatoriali al mese. Negli ultimi tre anni ha migliorato sensibilmente i tempi degli interventi chirurgici al femore, eseguiti in 48 ore nel 60% dei casi, come stabilito dal Decreto ministeriale 70; nel 2015 venivano rispettati tali tempi nel 19% dei casi.
«Abbiamo restituito una guida stabile a unità operative decisamente importanti per l’ospedale di Lanciano - commenta Flacco - e sono certo che daranno nuovo impulso all’offerta assistenziale di un territorio ampio, che vede nel Renzetti il naturale punto di riferimento. I nuovi direttori hanno esperienza e competenze giuste per migliorare l’efficienza e dare ai pazienti assistenza adeguata nel segno della qualità».