Continuano e si estendono le indagini per fare luce sull morte di Alessandro Neri, ma per ora l'omicidio del giovane di 29 anni ucciso a colpi di arma da fuoco e trovato morto l'8 marzo a Fosso Vallelunga, alla periferia sud di Pescara, resta un giallo.
Le indagini dei carabinieri vanno avanti a ritmo serrato e, stando a quanto appreso, si stanno concentrando su alcune piste, anche se al momento non si esclude nessuna ipotesi. I militari del Reparto operativo di Pescara, guidati dal colonnello Gaetano La Rocca, continuano ad ascoltare amici e conoscenti del giovane per ricostruire la sua rete di contatti e appurare cosa sia accaduto da quando la vittima ha lasciato la sua abitazione fino al ritrovamento della sua Fiat 500 nel centro cittadino del capoluogo adriatico. Proseguono anche i rilievi del Ris di Roma, da cui sono emersi elementi in corso di analisi. Tra il materiale all'attenzione degli specialisti dell'Arma ci sono le due vetture sequestrate a Giuliano Teatino e a Orsogna alla famiglia Lamaletto, cioe' quella della madre del ragazzo. Al vaglio dei militari del Ris anche un'auto andata a fuoco nella zona dei Colli di Pescara la notte tra il 6 e 7 marzo, recuperata in un deposito quando era gia' ridotta ad un cubo di lamiere. La vettura e' stata sequestrata dai carabinieri in quanto, proprio nelle ore in cui c'e' stato l'incendio, di Alessandro si era persa ogni traccia. Gli specialisti dell'Arma hanno ispezionato le vetture alla ricerca di impronte e tracce biologiche. Il materiale repertato sara' analizzato per capire se possa fornire un contributo all'attivita' investigativa.
