Venerdì 22 Novembre 2024

PIZZOLI, DERUBA IN CASA DI UN’ANZIANA PARENTE E RIVENDE LA REFURTIVA AD UN COMPRO-ORO: 2 DENUNCE IN STATO DI LIBERTA’

11/12/2015 - Redazione AbruzzoinVideo

I Carabinieri della Stazione di Pizzoli hanno denunciato in stato di libertà A.D.M., classe ’94, per furto in abitazione ed E.M., classe ’64, per ricettazione.

Il 17 novembre scorso un’anziana donna di Pizzoli denunciava alla locale Stazione Carabinieri il furto in abitazione di monili in oro. I militari, recatisi subito sul posto, hanno quindi effettuato uno scrupoloso sopralluogo che, però ha dato esito negativo. Infatti per introdursi all’interno dell’abitazione non era stata effratta alcuna porta o finestra eppure la donna derubata, lucidissima nel descrivere tutte le fasi antecedenti e successive la scoperta del furto, era sicura di aver chiuso a chiave la porta di casa. I Carabinieri hanno quindi proceduto ad ascoltare vicini di casa e conoscenti che hanno confermato l’abitudine della donna a chiudere sempre la porta del proprio domicilio.

Era quindi evidente che chi aveva asportato i preziosi era in possesso delle chiavi per poter accedere all’abitazione “visitata”.

Le indagini si sono quindi concentrate nel conteto familiare dell’anziana donna che ha cominciato a dare informazioni utili su chi aveva libero accesso alla sua abitazione.

Pertanto si è arrivati subito ad identificare A.D.M. che ha un rapporto di parentela con la vittima.

La serrata e repentina prosecuzione delle indagini hanno fatto si che si addivenisse, dopo pochissimi giorni, al compro-oro di L’Aquila gestito da E.M., la quale, in un primo momento ha negato di aver ricevuto preziosi da A.D.M. e, tra l’altro, nei registri ove per legge devono essere annotati i gioielli che vengono conferiti a questo genere di esercizi commerciali non vi era traccia dei monili trafugati.

Tuttavia la titolare del compro oro, contraddicendosi e posta di fronte a palesi contraddizioni, ha dovuto ammettere il possesso dei gioielli e del fatto che lo stesso A.D.M. glieli avesse portati.

 

Fortunatamente tutta la refurtiva, del valore di 600 euro circa che ad A.D.M. era fruttato poco meno di 380 euro, è stata recuperata e restituita alla donna derubata.

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