14 febbraio 2012. Ambientalisti e cittadini della Valle Peligna, stamani a Pescara, dinanzi Palazzo di Città, dove si stava svolgendo la seduta del Consiglio Regionale d'Abruzzo. Il motivo della loro presenza è la protesta contro la realizzazione del gasdotto Snam a Sulmona. Si tratta del tratto umbro-abruzzese dell'opera Brindisi-Minerbio. "Il gasdotto - ha dichiarato Mario Pizzolla, portavoce dei comitati cittadini per l'Ambiente di Sulmona - Si tratta di un'opera che attraverserebbe un territorio ad alto rischio sismico e che creerebbe problemi ambientali al progetto Appennino-Parco d'Europa per la valorizzazione della biodiversità nella nostra Regione. Per questo chiediamo - spiega ancora Pizzolla - che la Regione dia parere contrario all'opera e sospenda l'iter di approvazione considerando l'eventualità di un percorso alternativo attraverso l'Adriatico".
Noi si è fatta attendere, in giornata, un'iniziativa del Consiglio Regionale che, nella seduta odierna, ha approvato all'unanimità una risoluzione - proposta da Luca Ricciuti, Popolo della Libertà, e Giovanni D'Amico, Partito Democratico, ma sottoscritta dai Consiglieri regionali di tutti i gruppi – sul progetto del metanodotto, oggetto della “diatriba”. Il documento, che segue un'altra risoluzione approvata in Consiglio lo scorso diciotto ottobre, impegna il Presidente Gianni Chiodi ad adempiere a una serie di prescrizioni. Tra queste, la trasmissione al Ministero dello Sviluppo Economico del parere contrario della Regione sull'attuale progetto del metanodotto e della Centrale che la Snam vorrebbe realizzare in Valle Peligna, la richiesta di fermare l'iter e disporre la modifica del tracciato (così come stabilito dalla risoluzione della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati), la sospensione di ogni procedimento in atto da parte di organi e strutture della Regione e blocco del rilascio di pareri o autorizzazioni.