“Le decisioni assunte dal tavolo politico nazionale del centrodestra erano scontate ed ampiamente anticipate poiché vi erano contestualmente da definire una serie di candidature regionali che sicuramente hanno una valenza politica e amministrativa ben più importanti rispetto a città seppur capoluogo di Provincia. Per cui, il Presidente Berlusconi non poteva non chiudere il quadro dell'accordo generale e di questo sono ben consapevole”. Questo il commento dell’assessore regionale Mauro Febbo che aggiunge quanto segue: “Quando, mesi fa, è iniziato su Chieti il percorso del nuovo progetto civico amministrativo mi ero rapportato da subito con il mio partito illustrandone le motivazioni mie, di tutto il gruppo consiliare e dei vertici comunali sia al coordinatore Nazario Pagano sia allo stesso Maurizio Gasparri (responsabile Enti locali) finanche al vice Presidente di Forza Italia Antonio Tajani. Ricordo come cinque anni fa il sottoscritto e tanti ex Forza Italia (oggi aderenti alla Lega e FdI) erano contrari alla ricandidatura del sindaco uscente ed anche in quell’occasione da Roma arrivò l'input di sostenere il candidato che nel frattempo era passato dal PDL al Nuovo Centro Destra (NCD). Come era prevedibile, e i fatti mi danno ragione, abbiamo assistito ad un continuo susseguirsi di frizioni interne tra la maggioranza ed il partito di Forza Italia, rispetto alle indicazioni di scelte programmatiche e di gestione del governo cittadino. Oggi in questa tornata amministrativa non è tollerabile ricadere nello stesso errore e subire nuovamente le indicazioni del mio partito e del mio coordinatore, che comunque ringrazio della fiducia e della stima accordatami anche nella recente nomina di responsabile regionale organizzativo. Oggi non posso tradire gli interessi della mia Città che vedo soffrire da troppo tempo, costretta a subire un declino socio-economico non più tollerabile. La mia è una decisione, insieme a quella di tanti amministratori, dirigenti e amici, che sicuramente mi costa e costerà in termini personali, politici e amministrativi ma nulla scalfirà la mia convinzione di uomo e di appartenente al Centrodestra, anzi di Destra. Ritengo invece questa essere una competizione esclusivamente amministrativa e locale su cui vogliamo far nascere un progetto ben definito che passa sicuramente e prioritariamente dalla discontinuità. Infatti, coloro che cinque anni fa non hanno digerito la ricandidatura del sindaco uscente e che hanno continuamente contestato l'operato dell’amministrazione uscente oggi si ritrovano ancora di nuovo tutti insieme; l'unico collante è quello della rielezione. Pertanto vado e andiamo avanti insieme a tanti amministratori e concittadini con il nostro programma che presto presenteremo alla città di Chieti e, nella consapevolezza di poter mettere Forza Italia e il suo coordinatore regionale in difficoltà, da oggi mi ritengo autosospeso dal partito”.