"Ribadisco ancora una volta che chi ha responsabilità amministrative dovrebbe imparare le procedure e studiare: evidentemente chi, in malafede, accusa il Governo regionale di aver declassato l’ospedale di Lanciano a presidio sede di pronto soccorso non ha minimamente (o colpevolmente) idea di come vengano attribuite le classificazioni dei nosocomi, che seguono un iter di approvazione sia in giunta che in consiglio regionale. Mi dica, il centrosinistra lancianese, in quale atto della Regione è scritto che il Renzetti è un ospedale di base e non un Dea di primo livello. So già che non mi risponderanno, per un semplice motivo: questo atto non esiste."
Così in una nota l'assessore regionale della Lega Nicola Campitelli in merito alle dichiarazioni di alcuni esponenti politici di centrosinistra sulla riorganizzazione delle rete ospedaliera regionale ed in particolare sul declassamento dell'ospedale frentano". "Del resto, - continua Campitelli - anche volendo rimanere al verbale del tavolo di monitoraggio, basta andare a pagina 68 per leggere come l’ospedale di Lanciano sia classificato come Dea di primo livello. E’ evidente, dunque, che la polemica dei sostenitori del candidato Marongiu sia solo un puerile tentativo di influenzare il ballottaggio per le Comunali. Come già detto nei giorni scorsi dall’Assessore alla sanità, Nicoletta Verì, le anomalie nelle classificazioni presenti sul verbale (che non incidono in alcun modo sulla sostanza e sul ruolo degli ospedali) sono già state segnalate nei sistemi informatici del ministero per le dovute correzioni."
"Ad ogni modo forse è il caso di ricordare che la giunta regionale ha approvato la scorsa estate il riordino della rete ospedaliera, attualmente in esame in consiglio e al ministero. Il documento, che è pubblico e pubblicato sul sito della Regione, - chiarisce Campitelli - prevede (tenendo conto dei criteri di efficienza e di complementarietà di discipline in relazione ai bacini di utenza, la seguente classificazione dei presidi): 4 ospedali con funzioni di Dea di II livello per le reti tempo dipendenti (L’Aquila e Pescara per la rete stroke e per la rete politrauma/trauma maggiore, Chieti e Teramo per la rete emergenze cardiologiche estese), 4 ospedali di primo livello (Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto), 6 ospedali di base (Ortona, Popoli, Penne, Atri, Giulianova e Sant’Omero), 2 presidi di area disagiata, sedi di pronto soccorso (Castel di Sangro e Atessa).
Questi sono gli atti ufficiali: il resto sono solo chiacchiere, come quelle fatte dal centrosinistra nel febbraio 2018, quando proprio a Lanciano l’allora ministro Lorenzin, accompagnata dal candidato Marongiu annunciò la costruzione del nuovo Renzetti a pochi giorni dalle elezioni politiche. E tutti sappiamo che fu una bufala colossale".Conclude Campitelli.