Venerdì 22 Novembre 2024

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Chieti fra i primi Comuni d’Italia a istituire l’assessorato all’Ambiente e Transizione ecologica

06/04/2021 - Redazione AbruzzoinVideo
Chieti fra i primi Comuni d’Italia a istituire l’assessorato all’Ambiente e Transizione ecologica

Ordine del giorno Pd. Il sindaco e i promotori: “Non è ambientalismo, portiamo la sostenibilità nell’azione amministrativa”

Chieti primo Comune d’Abruzzo e fra i primissimi in Italia a rinominare l’assessorato all’Ambiente con la dicitura di “assessorato all’Ambiente e alla Transizione ecologica”. L’annuncio oggi in conferenza stampa, in occasione della presentazione di un articolato ordine del giorno del gruppo consiliare Pd che l’Amministrazione ha subito recepito, avviando un passaggio già aperto dal Governo Draghi.

 

A illustrare i punti chiave delle politiche ambientali dell’Amministrazione il sindaco Diego Ferrara, l’assessore comunale all’Ambiente e alla Transizione ecologica, Chiara Zappalorto, la consigliera Valentina De Luca promotrice dell’odg, il capogruppo Filippo Di Giovanni e Massimiliano La Rovere, che ha lavorato alla stesura del documento e gli altri consiglieri.

“La sostenibilità e la preservazione dell’ambiente sono obiettivi centrali della nostra legislatura attraverso una serie di interventi, che non si limitano alla cura del verde, ma promuovono anche la sostenibilità a vari livelli – così il sindaco Diego Ferrara – uno di questi è la mobilità, l’efficientamento energetico, ma vogliamo segnare il passo a questo nuovo modello di sviluppo che ci metterà al pari delle realtà europee più evolute. Per tali ragioni ringrazio chi ha collaborato all’ordine del giorno che mette insieme delle sensibilità e un entusiasmo che sono certo farà da valore aggiunto alla nostra azione. Per quanto riguarda la nuova denominazione, sposa in pieno la volontà di perseguire tale transizione fra i punti fondamentali della nostra legislatura ed è messa nero su bianco nelle linee di mandato dell’Amministrazione”. “Ci sono due aspetti importanti, i temi e i tempi – aggiunge Filippo Di Giovanni, capogruppo Pd – Per quanto riguarda i tempi siamo alla vigilia della scadenza del Recovery Fund e del piano Next Generation, in cui i processi di transizione ecologica sono collegati anche a transizioni digitali, perché si tratta di due settori che devono essere moderni per rendere i Paesi e l’azione amministrativa al passo con i tempi. Sono temi centrali di tutto il piano europeo che ci dovrà portare fuori dalla pandemia. Con questo impegno siamo perfettamente in tempo a fare la nostra parte applicando uno degli strumenti in arrivo dall’Europa”. “L’Ambiente è la dimensione più importante su cui agire per via della progressiva compromissione degli ecosistemi terrestri la cui salute è anche alla base della nostra economia e qualsiasi governo deve dare valore a questa lotta, a partire dal locale – illustra la consigliera Valentina De Luca - Per un Comune dichiarare lo stato di emergenza climatica ed ecologica significa coinvolgere i cittadini nella consapevolezza della situazione, mobilitarli affinché facciano tutto il loro possibile per contrastare il surriscaldamento e guarire il pianeta, ogni singola azione nel nostro piccolo ha un’eco importante nelle nostre città, nazioni, continenti. Oggi l’Amministrazione rende chiara questa consapevolezza e si impegna perché tutte le azioni non vadano ad aumentare le emissioni di Co2 e si concentrino su mobilità sostenibile e transizione ecologica. Accadrà anche coinvolgendo anche le giovani generazioni per arrivare alle loro famiglie e cambiare le abitudini della comunità. A tutto questo diventa priorità nell’agenda amministrativa e anche occasione di partecipazione attiva oltre che sostenibile”.

“Si pone il primo mattoncino di una pianificazione strategica che pone le basi per avere obiettivi coniugati al 2030 e al 2050 – aggiunge Massimiliano La Rovere– azione che è parte di una visione strategica per il futuro di Chieti che si aggancia a un piano ambientale preso come impegno nella scorsa campagna elettorale. È una scelta concreto, perché le ricerche più recenti riferiscono che i danni derivanti da mali ambientali possono incidere fino al 10 per cento del PIL. Per questo non è dunque solo un atto ambientalista, ma una scelta amministrativa, perché il compito principale di un governo è prevenire i problemi, non crearli”. “L’obiettivo è rendere la città più vivibile e sostenibile, pronta a risollevarsi nel post pandemia – conclude l’assessore Chiara Zappalorto – Lo faremo potenziando la differenziata, contenendo gli sprechi e creando la sinergia con le istituzioni scolastiche perché avremo l’esigenza vera di vivere gli spazi all’aperto e rendere il nostro territorio più fruito e fruibile come l’Europa ci invita a fare”.

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