Domani la Commisisone Lavoro della Camera dei deputati discuterà interrogazione del debutato abruzzese Camillo D'Alessandro di Italia Viva, dove svolge il ruole di capogruppo, sul caso Faist, azienda operante nella componentistica, operante fino a qualche giorno fa nella zona industriale di Lanciano, e che ha svuotato la stabilimento portando via macchinari ed impianti. " Domani - annuncia il Deputato di Italia Viva - il Ministero del Lavoro risponderà alla mia interrogazione , ma è solo il primo atto. Il secondo riguarderà il Ministero dell'Interno.Il caso Faist rappresenta un pericoloso precedente, in sfregio ad ogni regola si portano via i macchinari e gli impianti, rompendo le relazioni sindacali in danno dei diritti dei lavoratori." Nell'interrogazione del Deputato abruzzese chiede la convocazione di un tavolo (da attivarsi con il MISE) e, sopratuttto, come si intende " contrastare nelle sedi pertinenti la lesione dei diritti sindacali e dei lavoratori", ma D'Alessandro chiede conto anche del cortocicuito istituzionale che ha riguardato la Prefettura di Chieti. " Chiederò conto succesivamente al Minsitero dell'Interno per capire come sia stato possibile, di fronte alla richiesta del sindacato, non ottenere un incontro presso la Prefettura di Chieti, sindacato che aveva lanciato l'allarme, a ragione, dello svuotamento dello stabilimento, cosa poi avvenuto, senza rispetto delle procedure previste. A chi dovrebbero rivolgersi i lavoratori se non allo Stato ? Se la stessa vicenda averbbe riguardato una azienda con centinaia di lavortaori ci sarebbe stata una attenzione diversa ? Sarebbe ancora più grave. Si crea un precedente pericoloso per cui in Abruzzo possono chiudere , smantellare ed andarsene come e quando vogliono "