di Daniele Lanetta
16 maggio 2013. In questi giorni, in città, c'è un gran vociferare sulla possibilità di un ritorno anticipato alle elezioni. Vuoi perché è venuto a galla un rapporto di conflittualità tra il movimento Progetto Lanciano, di Pino Valente, acuito dall'affaire Farmaxanum, vuoi perché in molti credono che una maggioranza così eterogenea, cioè formata da anime provenienti anche da ideali chiaramente di centro destra, prima o poi si troverebbe a non condividere lo stesso percorso. Ma il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, certamente non ha nessuna intenzione di lasciare prima del termine naturale del suo mandato e certamente farà di tutto per ricucire dove ci sono strappi. Il rapporto con i movimenti civici all'interno della maggioranza è più complesso per ciò che riguarda “progetto lanciano”, movimento che rivendica la propria autonomia decisionale e che non ha intenzione, stando a quanto si apprende, di svolgere un mandato caratterizzato solo da interventi di ordinaria amministrazione, dall'altro lato c'è Donato Di Fonzo, che sembra, invece, essersi perfettamente integrato nelle dinamiche politiche di centro sinistra. In ogni caso, sul piatto non ci sono solo questioni interne, ma anche questioni esterne, perché le elezioni regionali si avvicinano e potrebbero verificarsi ulteriori scossoni. La maggioranza, comunque, sembra reggere, nei loro interventi pubblici i diretti interessati non lasciano trasparire particolare acredine, cosa che invece non avviene nei fatti: in questi giorni il movimento di Valente aveva bacchettato l'assessore all'urbanistica, Pasquale Sasso, reo, secondo il movimento, di andare oltre le proprie competenze. Pupillo reggerà, ma se per cause di forza maggiore le cose dovessero precipitare, i lancianesi si troverebbero a dover scegliere anzitempo il loro primo cittadino.