"Il fatto che in piena pandemia, con il settore turistico devastato, la priorità dei burocrati di Bruxelles sia tentare di distruggere il nostro settore balneare è vergognoso. Ma purtroppo viene da sospettare anche dell’atteggiamento inerme e imbelle del governo Conte, che sapeva di questo rischio da mesi e ha fatto finta di nulla, lasciando l’intero comparto esposto a sentenze fantasiose di diversi tribunali che hanno indotto molti funzionari comunali a negare l’estensione prevista per legge. È facile pensare che, dopo questo passo di Bruxelles, anche quelle amministrazioni che stavano valutando di estendere le concessioni si fermeranno e questo porterà dal 1 gennaio 2021 migliaia di stabilimenti all’asta. Si compie così finalmente il disegno di multinazionali e ambientalisti da strapazzo contro il lavoro e le imprese italiane? È questo che vuole il governo? Il Governo ha intenzione di reagire o lascerà ancora una volta che tutto scorra verso il baratro? Ce lo dicano, una volta per tutte!”