“A Lanciano non vi è nessuna vergogna a fare sciacallaggio politico mentre l’umanità intera trema per la minaccia di questa terribile pandemia. Questo modo di fare è ripugnante. In un momento in cui il Papa e il Presidente della Repubblica fanno appello all’unità. In un momento in cui l’unico nemico da battere è questo maledetto virus, i rappresentanti delle istituzioni dovrebbero mettere in campo tutte le energie possibili per organizzare e pensare anche al futuro.” Cosi, in una nota, il consigliere comunale di Fratelli D’Italia, Gabriele Di Bucchianico. “A Lanciano il Sindaco, dovrebbe dire come pensa di aiutare la propria comunità con atti concreti. Vi sono tante famiglie di commercianti, artigiani e piccole imprese, - dice Di Bucchianico - che da settimane non hanno nessun reddito. Come pensa per esempio di bloccare le bollette della TARI e ridurre le imposte comunali? – continua l’esponente di minoranza - Quali criteri userà, se li userà, per distribuire aiuti alle famiglie? In altre città della nostra regione, ci sono sindaci che in prima linea coordinano progetti di solidarietà e mettono in campo sinergie tra aziende, volontari e cittadini che donano tempo, disponibilità e risorse per il territorio. Ci sono sindaci – continua Di Bucchianico - che portano mascherine a casa dei malati oncologici, ci sono sindaci che si sono adoperati per costruire ospedali da campo per la propria comunità, insomma ci sono sindaci che non fanno polemiche dovute alla maglietta che l’avversario indossa ma sono impegnati in prima linea H24. Non vi è nessuna intenzione di fare polemica, questo comunicato – dice l’esponente di Fdl in consiglio comunale a Lanciano - vuole solo essere un invito a mantenere un profilo mediatico più sobrio e ad utilizzare i mezzi di comunicazione non per costruire nemici ma solo per informare in maniera corretta i cittadini. In questo particolare momento bisognerebbe lavorare sodo e in sordina, soprattutto chi ha ruoli di responsabilità. L’unica cosa che non bisognerebbe fare è soffiare sul fuoco del disagio.” Conclude Gabriele Di Bucchianico.