Sono 1.214.984 i cittadini abruzzesi, di cui 619.921 donne e 595.063 uomini, che hanno diritto di voto: 381.399 in provincia di Chieti, 288.026 in quella di Pescara, 274.448 (Teramo) e 271.111 (L'Aquila), che oggi si recheranno alle urne per eleggere i nuovi componenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.
Le elezioni Politiche 2022 decreteranno il nuovo esecutivo successivo al Governo Draghi, che muterà anche nel numero di componenti: a causa della legge sul taglio dei parlamentari, il prossimo parlamento sarà formato da 400 deputati e 200 senatori. L'abruzzo eleggerà solo 13 parlamentari contro i 21 eletti nelle scorse elezioni Politiche. Nello specifico, alla Camera si passerà da 14 a 9 eletti, mentre al Senato da 7 a 4.
Sono 6.784 i diciottenni che oggi voteranno per la prima volta: 3.504 femmine e 3.280 maschi. Sono 181.090 92.769 gli abruzzesi che voteranno nelle circoscrizioni estere: 88.321 femmine e 92.769 maschi.
Alle precedenti elezioni politiche del 18 marzo 2018, in Abruzzo l'affluenza è stata del 75,2%, pari a 786.533 cittadini alle urne, più alta rispetto al resto d'Italia, del 72,9 % alla Camera e del 73,1% al Senato.
Ma come si vota? A chi andrà a votare saranno consegnate due schede: una rosa per la Camera, una gialla per il Senato. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23. I modelli delle due schede sono identici: recano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione a esso collegate. Accanto al contrassegno delle singole liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale. Il voto si esprime tracciando un segno nello spazio contenente il contrassegno della lista prescelta e, in tale caso, è espresso sia per lista che per il candidato uninominale a essa collegato. Se è tracciato un segno sul nome del candidato uninominale il voto è espresso anche per la lista a esso collegata e, nel caso di più liste collegate, il voto è ripartito tra le liste della coalizione in proporzione ai voti ottenuti nel collegio.
Non è previsto il voto disgiunto. L'elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate.