“A distanza di anni sta avvenendo quello che temevamo e che con Pino Valente, nel 2014, avevamo provato a contrastare: la fine di Sangritana”. Il consigliere comunale Giacinto Verna (Azione) interviene sulla vicenda della storica azienda di trasporto frentana, tra cambi al vertice e un bando per individuare un partner privato. “Dieci anni fa Pino e Progetto Lanciano fecero fuoco e fiamme per tutelare la Sangritana, andando anche contro il governo regionale di centrosinistra che avevamo appoggiato – ricorda Verna – Nell'ambito della legge regionale sulla riforma del trasporto pubblico, riuscimmo ad ottenere che il comparto ferro cargo, che era una tipicità dell'azienda, restasse a Lanciano, dimostrando che il comparto ferro cargo da un punto di vista economico e finanziario era sostenibile e doveva avere un ruolo centrale. L'allora governo D'Alfonso, attaccato e criticato da noi, mantenne quell'impegno. Oggi l'attuale governo di centrodestra – continua il consigliere di Azione - vuole dismettere parte del capitale sociale, aprendo a competitor nazionali che sono in grado di sostituirsi a Sangritana sul mercato e di poterla inglobare, portando a compimento quello che, a partire dal governo Chiodi, è sempre stato il piano del centrodestra. Era il timore di Pino nel 2014 ed è il nostro dieci anni dopo”. “A riprova – continua Verna - c'è il trattamento riservato al presidente Alberto Amoroso che, sebbene in quota Forza Italia, si è contrapposto alla sua stessa maggioranza, provando a non piegarsi alla volontà di Marsilio e compagni e rivendicando quanto era stato stabilito nel 2014-15. Nell'arco di questi anni, ed in particolare negli ultimi due anni e mezzo, continuiamo a registrare l'assoluto silenzio del centrodestra frentano, supino alle decisioni regionali. La filiera Regione-Comune, tanto sbandierata dagli amministratori locali, nei fatti continua a mortificare la città di Lanciano e a relegarla ai margini”.