La cifra non può essere ritenuta sufficiente per soddisfare i bisogni primari della vita umana. Rivolgendosi all’INPS viene richiesta celerità nell’adeguamento economico dell’assegno mensile per una categoria che fin da troppo tempo ha aspettato risposte dal Governo.
“Finalmente è arrivato il giusto riconoscimento per una categoria che, risultando totalmente inabile al lavoro, non può accedere a comuni sostegni economici per le necessità quotidiane – trasmettono i Giovani dell’Udc – Abbiamo visto approvare, negli ultimi tempi, misure assistenzialistiche di ogni genere, a partire dal Reddito di Cittadinanza, ormai destinato a trasformarsi in un totale fallimento economico e sociale; ci si è dimenticati troppe volte delle categorie più deboli.
La Consulta ha fatto giustizia, adesso l’INPS risponda con celerità adeguando l’assegno mensile a quanto effettivamente dovuto. Speriamo che questa scelta possa essere di sostegno per la categoria, anche se non bisogna certo fermarsi qui: oltre al giusto sostentamento economico, si deve prevedere adeguato sostegno sociale, a partire dall’abbattimento delle barriere architettoniche e da una migliore accessibilità delle città italiane, condizione necessaria per limitare l’isolamento sociale e garantire libertà di movimento e partecipazione a tutti”.