Domenica 24 Novembre 2024

Politica

L'Aquila, il premier Mario Draghi in visita all'Istituto nazionale di Fisica Nucleare del Gran Sasso

16/02/2022 - Redazione AbruzzoinVideo
L'Aquila, il premier Mario Draghi in visita all'Istituto nazionale di Fisica Nucleare del Gran Sasso

Il presidente del Consiglio rivolgendosi ai ricercatori ha detto: "siete una delle grandi eccellenze del Paese. L'Italia è orgogliosa di voi".

Il Premier Mario Draghi stamane a L'Aquila in visita all'Istituto Nazionale di Fisica del Gran Sasso in occasione della celebrazione del 35esimo anniversario dall'inizio delle attività dei laboratori di ricerca.

"Voglio ringraziarvi moltissimo per la calorosa accoglienza. È stata per me una grande emozione visitare i laboratori sotterranei e osservare da vicino gli esperimenti che vi rendono un punto di riferimento per la comunità scientifica mondiale". Ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi che rivolgendosi ai ricercatori, ha detto  "siete una delle grandi eccellenze del Paese. L'Italia è orgogliosa di voi".

"Quest'anno ricorre il 35esimo anniversario dall'inizio delle attività dei Laboratori del Gran Sasso - prova della lungimiranza degli investimenti in centri di ricerca e infrastrutture scientifiche. La loro realizzazione, su iniziativa dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - ha aggiunto il premier - ha permesso all'Italia di affermarsi nella fisica delle particelle elementari negli anni in cui emergeva questo campo. Da allora, il Gran Sasso ha contribuito - e continua a contribuire - a molte delle scoperte più rilevanti della nostra epoca nei campi della fisica subnucleare, nucleare e astroparticellare. È un luogo capace di attrarre menti brillanti dall'estero e di valorizzare i nostri talenti".

Il Governatore abruzzese Marco Marsilio ha spiegato "E' stata un'occasione preziosa per parlare con la ministra Messa e il presidente Draghi dell'urgenza di sostenere lo sforzo del commissario straordinario Corrado Gisonni per la messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso". Ha riferito il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, a margine della visita del Presidente del Consiglio, Mario Draghi.

"Ho rappresentato al presidente del Consiglio e alla ministra dell'università e della ricerca il paradosso che se il fisico Giorgio Parisi fosse stato il presidente pro tempore dell'Infn - ha sottolineato Marsilio - oggi sarebbe alla 'sbarra' perché viviamo ancora in un quadro di incertezza a causa dell'inchiesta penale. Tre anni fa, appena insediato, ho incontrato gli scienziati dei laboratori e ho trovato una comunità scientifica mortificata e rassegnata rispetto alle vicende giudiziarie che stavano accadendo."

"In questi tre anni - ha aggiunto il presidente Marsilio- ho ottenuto dal Governo la nomina del Commissario straordinario e il finanziamento dei primi 120 milioni di euro per la messa in sicurezza del sistema acquifero del Gran Sasso. Ora, però, bisogna completare il lavoro, sostenere e supportare la struttura commissariale, intervenendo per superare gli ostacoli burocratici e i possibili conflitti. In questo senso ho anche espresso al presidente Draghi la mia preoccupazione per il contenzioso che perdura tra il Ministero delle Infrastrutture e il concessionario autostradale, contenzioso che rischia di complicare la strada per la definitiva messa in sicurezza dell'acquifero del Gran Sasso: bisogna ricordare infatti che il traforo è una delle tre infrastrutture che devono coesistere in questo progetto. Fino ad oggi c'è stata una collaborazione costruttiva tra i commissari Gentile e Gisonni e il concessionario di A24 e A25, al fine di poter elaborare i rilievi e i progetti, e raggiungere quindi l'obiettivo che ci siamo prefissati. Temo, però, che se si dovesse aprire una stagione di conflitto, come purtroppo sta accadendo, questa collaborazione rischia di diventare difficile. Il presidente Draghi era già a conoscenza della situazione dei laboratori, è rimasto pertanto colpito, mentre la ministra Maria Cristina Messa ha assicurato la convocazione di un tavolo interministeriale, alla presenza del commissario Gisonni, per affrontare i nodi e le criticità. Spero che questo avvenga al più presto, è il modo migliore - ha concluso Marsilio - di celebrare i nostri premi nobel e le nostre eccellenze della ricerca scientifica, e, non per ultimo, di garantire la sicurezza, la continuità e la certezza del lavoro che stanno svolgendo i nostri scienziati che operano quotidianamente all'interno dell'Istituto di fisica nucleare del Gran Sasso".

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