18 gennaio 2012. Fondo per lo smobilizzo dei crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione, Piani di rilancio delle Aree di crisi regionali e pacchetto globale degli incentivi. Sono i primi tre strumenti operativi che la Regione attraverso l'utilizzo dei residui dei Fondi strutturali e del Fondo unico Attività Produttive, metterà in campo nel primo trimestre del 2012. Oggi, all'interno del Patto dello Sviluppo, presso la sala gialla della Presidenza della Giunta regionale, il Presidente Gianni Chiodi e il vice presidente Alfredo Castiglione ne hanno illustrato le caratteristiche, tempistiche e collegamenti con la Legge regionale per la promozione e lo sviluppo del sistema economico, norma quadro di riordino dell'intero sistema economico regionale, per la quale sono previsti tempi rapidi di approvazione. Nell'incontro, inoltre, sono stati resi noti i risultati dell'indagine Fabbrica Abruzzo, che rappresenta la base conoscitiva per effettuare scelte di programmazione in merito ai Contratti di Sviluppo Nazionali e la Programmazione Negoziata Regionale. "Dopo la dura e rigorosa fase del risanamento, che ci ha portato a conseguire per la prima volta il pareggio di bilancio in sanità e ci ha consentito di mettere in sicurezza il bilancio - ha detto Chiodi - è arrivato il momento di passare alla fase dello sviluppo, e della crescita della nostra economia. Su questo presupposto, intendiamo imprimere una nuova accelerazione alla nostra azione amministrativa, attraverso misure subito spendibili per gli imprenditori ed il sistema produttivo. I temi rappresentano "priorità" da discutere con tutti gli attori del Patto, nel segno di quelle buone e responsabili intese tra operatori e istituzioni, che ci hanno fatto guadagnare il plauso dello stesso Governo nazionale". Secondo Chiodi, proprio grazie alla "capacità di governo dei conti pubblici, attraverso una complessa e lunga fase di ristrutturazione delle case regionali, i tempi sono oggi compatibili con un contesto nuovo che ci consente di ragionare sul futuro, di crescita e sviluppo. Abbiamo detto sempre con grande convinzione - ha spiegato il Presidente - che il Patto non doveva essere un elenco della spesa, perché le risorse pubbliche sono finite. Insistiamo quindi sull'unica strada possibile, ovvero una visione condivisa su un progetto complessivo di sviluppo della nostra Regione, dove ciascun soggetto si autodetermina responsabilmente". Nel merito dei punti il Presidente ha annunciato che "in questa circostanza contiamo di prendere alcune decisioni che potranno contribuire ad iniettare liquidità nel sistema, ridando fiducia ai nostri imprenditori". Per esempio sul fronte dei crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione, Chiodi ha spiegato che "stiamo definendo l'utilizzo di risorse derivanti da residui della programmazione Fers e del Fondo unico allo scopo di costituire un fondo di garanzia regionale per rendere esigibili i crediti che il sistema economico regionale vanta nei confronti degli enti pubblici locali. Si parla di dieci milioni di euro".