La coalizione, che riunisce rappresentanti di PD, M5S, AVS, Azione e la lista civica Abruzzo Insieme, guidata da Luciano D'Amico, ha lanciato un attacco durissimo alle forze politiche di governo, accusandole di tentare di scaricare le responsabilità della difficile situazione finanziaria e sanitaria della regione.
Nel mirino delle critiche sono finiti in particolare Forza Italia, Lega e UDC, che secondo l'opposizione stanno cercando di prendere le distanze da Fratelli d'Italia e dal presidente Marsilio dopo anni di voto compatto su provvedimenti considerati dannosi per la regione.
I punti principali della requisitoria riguardano la proposta di aumento delle tasse, ritenuta insufficiente e poco incisiva. L'opposizione sostiene che l'aumento dell'aliquota del 2,63% sia un mero tentativo di placare il malcontento popolare, paragonandolo a una scelta tra essere aggrediti da uno squalo tigre o uno squalo bianco.
Durante la commissione Bilancio si è registrato un durissimo scontro tra l'opposizione e l'assessore Quaglieri, accusato di presentarsi in aula senza dati concreti sulle proiezioni dei disavanzi delle ASL per il 2025 e senza giustificazioni esaurienti sul deficit del 2024.
I consiglieri di minoranza hanno sottolineato come la gestione delle risorse pubbliche da parte della giunta regionale sembri essere stata più orientata a consolidare i consensi elettorali che a migliorare la qualità della vita dei cittadini abruzzesi. Hanno inoltre criticato l'atteggiamento del centrodestra che, dopo anni di definizioni di "allarmisti" nei loro confronti, oggi ammette la crisi del sistema sanitario regionale.
La coalizione promette di ricostruire il sistema sanitario "dalle fondamenta" non appena, a loro dire, la destra lascerà libera l'Abruzzo dalla sua presunta "incompetenza".
Per ora non è giunta alcuna risposta ufficiale da parte della maggioranza di governo regionale alle accuse mosse dall'opposizione.