Venerdì 22 Novembre 2024

Scoperti ladri di appartamenti: tre arresti.

20/05/2015 - Redazione AbruzzoinVideo

Raggiravano anziani soli e poi li derubavano.

L’indagine è partita a metà gennaio di quest’anno, quando i tre hanno messo a segno una serie di colpi: uno a Capistrello (AQ), uno nella località San Pelino di Avezzano (AQ) e uno a San Vincenzo Valle Roveto (AQ). I ladri si erano poi spostati nel Lazio, commettendo delitti analoghi nel frusinate e in particolare a Fiuggi (FR).

L’attività investigativa è stata condotta dalla Stazione Carabinieri di Capistrello e dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tagliacozzo ed è stata portata avanti con metodi tradizionali: acquisizione di elementi da persone informate, visione di filmati da impianti di videosorveglianza, ricognizioni fotografiche da parte di vittime e testimoni con fotografie segnaletiche ottenute da diversi Comandi dell’Arma dei Carabinieri.

I ladri avvicinavano le vittime in strada oppure suonavano il campanello fingendosi vecchi conoscenti, le confondevano con giri di parole e le convincevano a farsi invitare in casa. Poi, mentre li coinvolgevano in discorsi vari, uno di loro frugava alla ricerca di denaro e preziosi. In alcuni casi si sono spacciati per funzionari pubblici e hanno sostenuto di dover controllare che fossero stati accreditati sulla pensione gli “80 euro del governo Renzi”.

In particolare, i furti avvenuti nell’aquilano sono stati commessi in rapida successione il 14 gennaio scorso. In due casi i malviventi hanno raggirato l’anziana vittima, mentre in uno hanno tentato di entrare in casa forzando la porta d’ingresso e la finestra della cucina. In quest’ultimo episodio sono stati messi in fuga da un vicino mentre forzavano la serratura.

Il raggiro degli anziani non era infatti una regola fissa: spesso i ladri si introducevano nelle abitazioni vuote, approfittando del fatto che i proprietari non chiudevano la porta a chiave.

I tre, a gennaio, hanno utilizzato per gli spostamenti una Punto grigia e sono stati subito caratterizzati, oltre che dall’auto in uso, dai vestiti indossati e dai tratti somatici. Questi sono stati i trait d’union che hanno consentito agli investigatori di correlare i tre furti.

I risultati investigativi hanno permesso quindi da subito di accertare, dal modus operandi e dalle descrizioni somatiche, la riconducibilità in maniera assoluta dei tre alla famiglia Di Rocco, insediatasi da anni nel tessuto sociale abruzzese. Si tratta per lo più di soggetti che trovano i propri mezzi di sostentamento nella commissione di svariati reati contro il patrimonio, con specifica tendenza a truffe e furti.

Successivamente, partendo dal rilevamento parziale della targa dell’auto dei ladri ripresa da un impianto di videosorveglianza, gli investigatori hanno svolto un meticoloso lavoro di analisi, incrociando dati e informazioni provenienti da diversi reparti dell’Arma e risalendo alle presunte identità degli autori dei furti. I risultati dell’attività sono stati poi confermati da vittime e testimoni con numerosi riconoscimenti fotografici.

Dopodiché le indagini hanno permesso di ricollegare i ladri ad altri furti in appartamento avvenuti nella Marsica e nel Lazio.

Agli arresti sono finiti tre rom, tutti con precedenti per reati analoghi:

  • Umberto Di Rocco, classe 1966, residente a Montesilvano (PE);

  • Fiorindo Di Rocco, classe 1960, residente a Torre de’ Passeri (PE);

  • Concetta De Rosa, classe 1976, residente a Torre de’ Passeri (PE).

Umberto Di Rocco è stato arrestato nella sua abitazione di Montesilvano e condotto al carcere di Pescara. Fiorindo Di Rocco e Concetta De Rosa, conviventi, sono stati invece raggiunti dai militati in un’abitazione di Pietralcina (BN), in cui si sono trasferiti di recente. L’uomo, dopo l’arresto, è stato portato al carcere di Benevento, mentre la donna, per la quale il giudice ha valutato più favorevolmente i precedenti penali, è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Fiorindo Di Rocco, peraltro, al fine di commettere i furti si era allontanato dalla propria abitazione pur trovandosi all’epoca dei fatti agli arresti domiciliari a Torre De’ Passeri, per altri reati, su disposizione del Tribunale di L’Aquila.

Secondo il giudice sussiste per gli arrestati la recidiva specifica reiterata infraquinquennale, poiché tutti hanno commesso reati analoghi negli ultimi cinque anni. A loro carico, inoltre, sono state riconosciute diverse aggravanti: aver commesso il fatto in tre persone, aver commesso il fatto con violenza sulle cose e con mezzi fraudolenti, aver simulato la qualità di pubblico ufficiale, aver profittato dell’età avanzata delle vittime.

Per l’esecuzione degli arresti e delle perquisizioni, i Carabinieri di Tagliacozzo sono stati supportati dai Comandi di Montesilvano e Benevento e da unità cinofile provenienti da Chieti.

 

Nei prossimi giorni, le attività proseguiranno da parte di tutti i Comandi dell’Arma della zona, per accertare quali altri furti i tre abbiano commesso negli ultimi mesi, anche sul finire dell’anno scorso, periodo in cui si erano consumati reati analoghi: a tal fine, sarà fondamentale la collaborazione dei cittadini che potranno contribuire alle indagini recandosi nella caserma più vicina, qualora siano stati vittime o testimoni di fatti riconducibili agli arresti di oggi.

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