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Aree di risulta Pescara, al via l'iter esecutivo che determinerà per fine 2022 l’apertura formale del cantiere

01/06/2021 - Redazione AbruzzoinVideo
Aree di risulta Pescara, al via l'iter esecutivo che determinerà per fine 2022 l’apertura formale del cantiere

Sospiri “Parliamo di un investimento complessivo di 56milioni di euro, che ci fornisce l’esatta portata di una giornata storica come quella odierna.

“Dalla riqualificazione delle aree di risulta dell’ex stazione ferroviaria riparte il futuro di Pescara che è la locomotiva economica dell’Abruzzo. Più verde, più parcheggi, più attrattori turistici, culturali e commerciali saranno la carta vincente che ci permetteranno di dare un volto e un’identità a un vuoto urbano di rilevanza strategica per tutta la regione, a partire dall’area costiera, grazie al sostegno della Regione Abruzzo con il governatore Marco Marsilio al quale va il ringraziamento della città adriatica”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri intervenendo in videocollegamento alla conferenza stampa indetta oggi dal sindaco di Pescara Carlo Masci per ufficializzare l’avvio dell’iter esecutivo che determinerà per fine 2022 l’apertura formale del cantiere per la riorganizzazione e riqualificazione dei 13 ettari delle aree di risulta, da completare entro tre anni, dunque per fine 2025.

“Parliamo di un investimento complessivo di 56milioni di euro, che ci fornisce l’esatta portata di una giornata storica come quella odierna, una giornata che Pescara e l’Abruzzo attendono ormai dal 2002, ovvero da quando l’amministrazione del sindaco Carlo Pace e dell’onorevole Nino Sospiri all’epoca sottosegretario al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture riuscirono ad acquisire, con una trattativa estremamente conveniente per la pubblica amministrazione, quei 13 ettari dismessi dalle Ferrovie, un sito straordinario quanto a localizzazione e potenzialità – ha ricordato il Presidente Sospiri -.

E i miei complimenti per aver raggiunto il primo obiettivo odierno, ovvero l’approvazione della delibera che definisce con esattezza l’iter procedimentale del progetto, vanno al sindaco Masci, alla sua giunta, ai consiglieri di maggioranza, al presidente del Consiglio comunale Antonelli, con un ringraziamento collettivo, ovviamente, alle strutture regionali che fanno capo a Emanuela Grimaldi, Emidio Primavera e Paolo D’Incecco. E spero di poter estendere i miei complimenti anche ai consiglieri di opposizione che il 7 giugno prossimo si troveranno in aula per dare il proprio contributo concreto all’avvio della procedura. Soddisfatto per aver dato il mio contributo che è stato diverso a seconda dei ruoli ricoperti in questi anni e il progetto odierno è senza dubbio il frutto di quelle stagioni.

La riqualificazione delle aree di risulta scriverà in qualche modo il futuro della provincia di Pescara e dell’Abruzzo costiero perché gli attrattori culturali, turistici, economici che verranno realizzati su quei 13 ettari hanno e avranno una rilevanza nazionale e transnazionale se guardiamo all’altra sponda dei Balcani. Oggi il nostro compito, come Regione Abruzzo, è stato quello di salvare il progetto con i finanziamenti regionali pari a 12milioni di euro stanziati dal precedente governo regionale, di aumentare quella leva pubblica e rendere il piano economico e finanziario realmente sostenibile in termini di sosta per Pescara nella fase attuativa, rendendo il nuovo Piano coerente con le critiche che pure avevamo sollevato negli anni in cui eravamo all’opposizione in Comune e in Regione, portando da 12milioni a 15milioni 900mila euro il fondo regionale.

Ora siamo a un punto esecutivo: la riprogrammazione della Regione – ha proseguito il Presidente Sospiri – è stato già accettato e le carte di quell’intervento di 15milioni 900mila euro sono già sul tavolo del Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna e presto il sindaco di Pescara Masci sarà chiamato a Roma per la firma della convenzione che darà piena copertura alla gara europea una volta che giungerà il momento di bandirla. Ma questa partita delle aree di risulta è in realtà solo uno degli interventi che il Comune di Pescara si deve aspettare dalla Regione Abruzzo che sta mettendo in cantiere altre proposte sul capoluogo adriatico.

Con la riqualificazione delle aree di risulta Pescara avrà finalmente un grande parco centrale che ci darà il ritmo del nostro concetto di sostenibilità ambientale, avrà 2.500 stalli per la sosta a regime, a rotazione e box auto, quale risposta concreta per lo sviluppo del Centro commerciale naturale, avrà una viabilità innovativa con il collegamento interrato tra via De Gasperi e via Michelangelo-rotatoria Bingo, avrà un corridoio ecologico, un’architettura di qualità, una struttura per lo snowboard ispirata al modello Copenaghen, fontane artistiche, un nuovo terminal bus, spazi per la mobilità intermodale, in una parola Pescara e l’Abruzzo vivranno una straordinaria rivoluzione strutturale, culturale e ambientale”.

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