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Lavoro domestico in Abruzzo, aumentano i datori di lavoro: le badanti superano le colf

01/04/2022 - Redazione AbruzzoinVideo
Lavoro domestico in Abruzzo, aumentano i datori di lavoro: le badanti superano le colf

Lo rileva il Rapporto annuale sul lavoro domestico, elaborato da DOMINA – Associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domesticom che verrà presentato in Senato l’8 aprile 2022.

Sono 30 mila i soggetti coinvolti nel lavoro domestico in Abruzzo, e precisamente i lavoratori domestici regolarmente assunti sono 14.740 (+10,9% rispetto al 2019), mentre sono oltre 15 mila le famiglie datrici di lavoro (+13,1% rispetto al 2019).

Questi sono i dati che emergono dal 3° Rapporto annuale sul lavoro domestico, elaborato da DOMINA – Associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico che verrà presentato in Senato l’8 aprile 2022. La fotografia scattata per la Regione Abruzzo evidenzia che le badanti superano le colf, coprendo il 54,6% del totale.

Peraltro, negli ultimi anni le colf sono costantemente diminuite in opposizione all’aumento delle badanti, il che ha portato al “sorpasso” di queste ultime nel 2014. Con la Sanatoria del 2020 e gli effetti relativi al Covid, per la prima volta dal 2012 anche il numero di colf è aumentato andando così a diminuire, anche se di poco, il divario tra colf e badanti. Osservando le caratteristiche del lavoratore domestico impegnato nel territorio abruzzese, il 46,6% proviene dall’Italia, seguito poi dall’Est Europa (39,8%) e si registra una vasta maggioranza del genere femminile (92,8%).

L’età media del lavoratore è 49,7 anni e, per quanto riguarda le settimane lavorate, nella maggior parte dei casi non ha completato l’anno lavorativo (66,2%). Solo il 18,8% lavora in convivenza con il datore di lavoro domestico. Il datore di lavoro abruzzese ha in media 63,9 anni ed in prevalenza è donna (58,5%). Nel 2020 le famiglie abruzzesi hanno speso circa 93 milioni di euro per la retribuzione dei lavoratori domestici (stipendio, contributi, TFR). Il valore aggiunto prodotto dai domestici vale circa 240 milioni di euro. A livello provinciale, la distribuzione risulta piuttosto omogenea, con un picco a Pescara, dove si concentra il 34,9% delle colf, mentre per le badanti la distribuzione è molto simile nelle quattro province.

In termini relativi, l’incidenza delle colf è maggiore a Pescara (7,4 colf ogni 1.000 abitanti, media regionale: 5,2), mentre per le badanti è Teramo la provincia con il valore più alto (9,4 badanti ogni 100 anziani, media regionale: 7,7). In Abruzzo è in vigore la “Norma regionale per la vita indipendente”, che prevede un finanziamento regionale per le spese di assunzione di un assistente domiciliare. Inoltre, come supporto alle famiglie con minori disabili, la Regione eroga un contributo ai genitori inoccupati o disoccupati che assistono minori con malattia rara in situazione di disabilità gravissima. Le prospettive demografiche rivelano che nel 2050 in Abruzzo vi saranno 65 mila anziani in più (ultra-ottantenni), mentre si avrà un calo di 20 mila bambini (0-14 anni). Pertanto, la componente anziana sarà più numerosa di quella infantile (14,0% della popolazione contro 11,2%) e il numero di badanti potenzialmente crescerà.

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