Un nuovo Punto Famiglia dedicato ai genitori che intendono avvicinarsi al mondo dell’adozione a Chieti e su tutto la provincia. Il punto, gestito da Ai.Bi. – Amici dei Bambini, organizzazione nata da un movimento di famiglie adottive e affidatarie che da oltre trent’anni si spende per il contrasto all’abbandono minorile in Italia e in diversi Paesi del mondo, sarà ospitato nella sede dell’Associazione Dinamiche Inclusive, in via Colonnetta 22/A a Chieti scalo. Lo sportello informativo, completamente gratuito, rimarrà aperto in sede il martedì mattina dalle 9.30 alle 12.30 e, nel caso, su appuntamento telefonico per i colloqui individuali. In collaborazione con l’Associazione, organizzerà anche attività di sensibilizzazione sul territorio, seminari informativi rivolti alle aspiranti famiglie adottive e seminari formativi per operatori del settore, questi ultimi gestiti dall’Associazione Dinamiche Inclusive.
“Siamo soddisfatti delle attività svolte e delle diverse richieste arrivate fino ad oggi presso il nostro Punto e puntiamo a coprire sia l’intero territorio provinciale sia quello Regionale”. Questo il commento dei responsabili dell’associazione Dinamiche Inclusive. “Sono molte le coppie – spiega il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffini – che nel nostro Paese sono disposte ad aprire le braccia a queste bellissime forme di accoglienza: l’adozione e l’affido. Spesso però mancano opportunità di preparazione e informazione adeguate, che aiutino a cogliere le necessità e i bisogni del bambino. Con questo punto informativo vogliamo mettere a disposizione del territorio di Chieti il know how di Ai.Bi., accogliendo noi per primi queste persone che vogliono aprire il loro cuore”. “L’esperienza – spiega la referente del punto famiglia, Luigia Belli – nasce dal mio aver lavorato per diversi anni con Ai.Bi. Un’esperienza, quella con Amici dei Bambini, iniziata dall’incontro, come traduttrice, con una loro coppia adottiva in Bolivia, dove lavoravo per un ente spagnolo, che mi rese determinata a entrare a far parte di questa grande famiglia. Da allora sono stata per Ai.Bi. a Milano e poi in Bosnia, Bolivia e Cile. Per me è stata l’esperienza più bella della vita, che ha dato tanto senso a molti percorsi. Nel 2008 sono tornata in Italia e ho mantenuto il contatto con Ai.Bi. e con diverse coppie. Così, quest’ultima esperienza nasce dal desiderio di continuare ad apportare il mio contributo alla causa sul territorio in cui vivo”.