«Un progetto importante – commenta il Sindaco Leo Castiglione – che ha il duplice scopo di migliorare le condizioni globali dell’area e armonizzare gli interventi di consolidamento già realizzati sia dal Comune che dai privati. Infatti proprio su questo versante della collina di Santa Lucia prima nel 2013 e successivamente nel 2017, eccezionali eventi meteorologici causarono degli smottamenti e una frana della collina che portò ad una ordinanza di sgombero del condominio “Borgo La Valle” per tutelare l’incolumità dei residenti. Dopo un primo intervento dell’amministrazione di 100mila euro nel 2019 che ha realizzato misure di consolidamento e messa in sicurezza con palizzate in legno, terrazzamenti e opere di canalizzazione delle acque, abbiamo ottenuto un sostanzioso finanziamento dal Ministero di 800mila euro per completare e armonizzare tutte le opere di contenimento e di regimentazione delle acque ripristinando anche il corretto deflusso del torrente che scorre ai piedi della scarpata. A fine novembre 2020 abbiamo approvato il progetto esecutivo e avviato subito la procedura per appaltare i lavori, conclusa lo scorso gennaio, tutto ciò a riprova dell’impegno e della concretezza di questa amministrazione».
La ditta che si è aggiudicata i lavori è la Strade e Ambiente che ha offerto un ribasso d’asta dell’11% e dopo la consegna dei lavori, lunedì 3 maggio è prevista l’apertura del cantiere. Le opere in programma sono la realizzazione di un muro su pali, di una paratia, un sistema di drenaggio profondo e opere complementari di rinaturalizzazione e sistemazione idraulica. Si andranno così a potenziare le opere di consolidamento già in parte realizzate, cercando di armonizzare gli interventi previsti con quelli già eseguiti e migliorare le condizioni di sicurezza del versante collinare.
«Inoltre – aggiunge l’assessore ai lavori pubblici Cristiana Canosa – saranno realizzate opere di rinaturalizzazione e sistemazione idraulica lungo la collina nel tratto in cui sono presenti gli accumuli di frana, in modo da stabilizzare il pendio e ripristinare il corretto deflusso del torrente Saraceno».