“L’Imposta di Soggiorno a Pescara sarà sospesa sino al prossimo 30 settembre 2020. È quanto deciso quest’oggi con l’approvazione in giunta della mia proposta di delibera concordata con il gruppo consiliare di Forza Italia e, in particolare, con il consigliere Manuela Peschi che aveva presentato anche un ordine del giorno ad hoc sul tema, ovviamente ritirato a fronte del provvedimento esecutivo. Si tratta di una misura di sostegno concreta, efficace e immediata tesa a supportare le nostre categorie produttive, quelle dedite all’accoglienza e alla ricettività, che ugualmente stanno subendo i gravi effetti della crisi economica prodotti dall’emergenza coronavirus e che sicuramente rischia di determinare un calo degli afflussi turistici. Il provvedimento approvato, allora, vuole essere un messaggio rivolto non solo agli albergatori, ma soprattutto un incentivo per i visitatori che avranno una spesa in meno venendo in vacanza a Pescara nella prossima estate”. Lo ha detto l’assessore alle Finanze Eugenio Seccia ufficializzando il provvedimento. “Nella Fase II dell’emergenza Covid-19 il nostro compito istituzionale è duplice – ha sottolineato l’assessore Seccia -. Da un lato continuare a mantenere regole ferree e rigorose per contenere quanto più possibile la diffusione o un eventuale rischio di recrudescenza della pandemia da coronavirus, monitorando in modo costante i dati sanitari, l’andamento della curva epidemiologica, adottando, di volta in volta, le misure più idonee per fronteggiare la situazione che abbiamo dinanzi. Dall’altro lato dobbiamo però programmare la ripartenza, e in questo senso vanno tutti i provvedimenti fin qui adottati, dalla ripresa graduale delle attività produttive, alla riapertura parziale di parchi, cimiteri, spazi per il tempo libero, sempre garantendo l’adozione delle misure di sicurezza, dunque uso di mascherine, guanti e gel igienizzanti, oltre al distanziamento sociale. In tale scenario c’è sicuramente una categoria produttiva che inevitabilmente risentirà in modo pesante degli effetti a medio e lungo termine generati dal Covid-19 ed è quella del turismo e dell’accoglienza, perché la gente, ed è inevitabile, ha paura, conserva un certo livello di scetticismo e di ritrosia, e deve ancora riacquistare fiducia prima di cominciare addirittura a progettare le proprie vacanze, di prenotare un viaggio o una permanenza fuori casa, fermo restando che ancora oggi permangono in vigore parte delle norme limitative che hanno posto paletti agli spostamenti personali, oltre che alle manifestazioni che prevedono assembramenti o aggregazioni di tipo culturale, ludico, sportivo o religioso. La conseguenza è inevitabile: i nostri alberghi, B&B, le nostre strutture ricettive e turistiche hanno visto praticamente azzerarsi il proprio giro d’affari, a oggi limitato per lo più agli spostamenti determinati da situazioni contingibili e urgenti, dunque parliamo di persone che si spostano per ragioni di salute o di lavoro improrogabili e indifferibili, ovvero non sostituibili con lo smart working. Ecco che allora l’amministrazione comunale deve saper intuire quali sono gli strumenti più idonei per inserirsi in tale frazione produttiva e restituire quella spinta propulsiva capace di contribuire alla ripartenza e a Pescara lo stiamo facendo con una delibera specifica che colpisce il target della tassa di soggiorno, ossia: al fine di incentivare l’arrivo di turisti a Pescara nella prossima stagione estiva, prevedendo ottimisticamente anche una continua discesa della curva dei contagi e dunque l’allentamento progressivo delle misure restrittive alla libertà di movimento, abbiamo deciso di sospendere fino al 30 settembre 2020 l’applicazione dell’imposta di soggiorno introdotta dal Consiglio comunale dall’aprile 2016 e pari a 1 euro a carico di coloro che alloggiano nelle nostre strutture e che tradizionalmente genera per le casse comunali un’entrata vincolata pari a circa 200mila euro l’anno. Sono convinto – ha detto ancora l’assessore Seccia firmatario e propositore della delibera – che tale provvedimento contribuirà a dare una prima piccola boccata d’ossigeno sia per le strutture ricettive, che ora avranno il compito di aiutarci a divulgare e promuovere quanto più possibile l’iniziativa, che gli utenti i quali, venendo in vacanza a Pescara, avranno una spesa in meno oltre che a godere delle nostre risorse naturali. Ovviamente ora, mentre la sospensione dell’imposta è già esecutiva, saranno i nostri uffici a dover predisporre una variazione di bilancio per compensare la minore entrata senza determinare alcuna ripercussione sui cittadini, ma piuttosto continuando a tendere una mano al fine di sostenere chi più di altri sta soffrendo i disagi del Covid-19”.