Una parte dei buoni spesa non ritirati dai cittadini di Montesilvano, lo scorso anno, è stata consegnata all’Emporio della Solidarietà gestito dalla Caritas diocesana. La cifra, pari a 14.750,00 euro (11.100,00 euro stanziati dal Comune e 3.650,00 euro dall’Azienda Speciale), servirà per l’acquisto di beni di prima necessità per quelle persone, che vivono in condizioni di reale e grave disagio economico a causa dell’emergenza epidemiologica da virus “Covid-19. L’iniziativa è stata annunciata dal sindaco Ottavio De Martinis e dall’assessore alle Politiche sociali Sandra Santavenere, durante una visita alla struttura all'interno della Casa della Solidarietà, che si trova in corso Umberto, in zona Santa Filomena alla presenza del direttore della Caritas Corrado De Dominicis e del responsabile della Casa della Solidarietà Attilio Toriello.
"Sono rimasta molto colpita dalla Casa della Solidarietà – spiega l’assessore Santavenere -, che in questo periodo a causa delle gravi condizioni economiche è frequentata da molte famiglie. I pasti erogati nel 2020 dalla mensa, come ci hanno spiegato il direttore De Dominicis e il responsabile della casa della Solidarietà Toriello, sono stati 9.452 e le tessere dell'Emporio, sempre nel 2020, sono state consegnate a 524 persone. Rispetto al 2019 le tessere dello scorso anno sono state 4 volte di più e prima di essere assegnate vengono conosciute le storie delle singole famiglie e vengono attribuite loro dei punti da consumare entro il mese. Ad ogni prodotto corrisponde un punto, le persone scelgono i prodotti utili anche attraverso l’aiuto dei volontari. Si varia da 400 punti per un nucleo composto da un solo componente fino a 1500 per una famiglia numerosa. L’Emporio è strutturato come un supermercato per dare dignità agli utenti, alla fine della spesa si va in cassa e si consegna la scheda, simile ad un bancomat, per scalare i punti concessi. Nel colloquio si cerca di indirizzare le persone anche alla ricerca di un lavoro. La mensa al momento è frequentata da circa 60 persone divise in due turni. Un plauso alla rete di solidarietà che si è sviluppata tra Comune, Caritas e territorio, quest'ultimo inteso come aziende private e famiglie che donano e che sostengono la struttura. Un ringraziamento ai volontari, che auspichiamo possano crescere sempre di più. Alcuni di loro mi hanno confessato che a fine giornata si sentono più ricchi, loro ci insegnano che nel donare si riceve tanto in cambio".