Michele Lombardo è stato rieletto all’unanimità segretario generale della Uil Abruzzo. La scelta è caduta su di lui al termine dei lavori dell’XI Congresso regionale, che si è tenuto ieri, giovedì 7 luglio, e oggi, venerdì 8 luglio, all’Hotel Villa Michelangelo a Città Sant’Angelo.
Con Lombardo, guideranno il sindacato anche Fabiola Ortolano e Fabrizio Truono, una segreteria agile per un sindacato che si rinnova: l’assise, infatti, ha stabilito anche la regionalizzazione della Uil Abruzzo, vale a dire la nascita di un'unica organizzazione, seppur articolata a livello territoriale, dopo un lungo processo di razionalizzazione iniziato quattro anni fa.
“Meno generali e più truppe” ha detto Lombardo, a rimarcare il significato di fondo di questa scelta, che è anche “un segnale di unità in una regione dove i campanilismi l’hanno sempre fatta da padrone”. Gli adempimenti congressuali, così, hanno concluso un congresso intenso, che ha visto la partecipazione di numerose e autorevoli personalità. Nella prima giornata sono intervenuti tra gli altri il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e il commissario alla zes, Mauro Miccio.
Nella seconda, il primo intervento è stato di Stefano Cianciotta, presidente di Abruzzo Sviluppo: “Le organizzazioni sindacali – ha detto - e la Uil in modo particolare attraverso il suo segretario regionale Michele Lombardo, sono stati per Abruzzo Sviluppo un punto di riferimento fondamentale per capire le esigenze e le peculiarità del sistema del lavoro abruzzese. Per restare competitivi nella nuova globalizzazione occorre oggi ancora di più lavorare insieme, istituzioni, organizzazioni sindacali, imprese, il mondo della ricerca, per ricostruire una idea di comunità abruzzese, che abbia nel valore del lavoro e dello sviluppo industriale la priorità dell’agenda regionale”.
A seguire, è stata la volta di Luciano D’Alfonso, presidente della commissione Finanze del Senato, che ha ricordato l’importanza di una pubblica amministrazione più veloce nelle scelte per il bene comune, e quanto siano decisive le idee di tutti, specie dei corpi intermedi, per la crescita e il rilancio dell’Abruzzo.
Grande attenzione, poi, per il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri: “Siamo qui tra le persone – ha detto - che ascoltiamo e rappresentiamo a prescindere dall’interlocutore che ci troviamo davanti. Abbiamo le nostre idee e abbiamo già fatto le nostre proposte, il governo le conosce. Ora rivendichiamo scelte strutturali dalla politica per rispondere alle persone. Imprescindibili per noi sono i rinnovi dei contratti e la defiscalizzazione degli aumenti salariali, così come interventi sul cuneo fiscale, per cui abbiamo fatto uno sciopero generale lo scorso dicembre e per cui tanto siamo stati criticati. Ora, invece, sembrano tutti d’accordo, ma le parole non sono sufficienti: servono scelte conseguenti. Come vogliamo e rivendichiamo interventi puntuali su chi sta speculando sull’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti. Il Governo dia un segnale e controlli. Noi vogliamo e possiamo cambiare le cose, a partire dalle tragiche morti sul lavoro, generate spesso dalla logica del profitto ad ogni costo, quella logica che non rispetta nemmeno la vita umana. Quando un lavoratore cade da un’impalcatura a oltre 60 anni non è una casualità, è un omicidio. Non è concepibile! Vogliamo cambiare questo Paese superando la precarietà selvaggia. Che futuro daremo ai nostri figli con un lavoro precario e una pensione da fame? Sgomberiamo il campo dalle favole: non sono i giovani a non voler lavorare! Ai giovani dobbiamo dare rispetto combattendo la precarietà per garantire loro il futuro. E basta con offerte indecenti ai ragazzi: fanno bene a rifiutare lo sfruttamento. Noi non lo accettiamo e per questo non rimaniamo in silenzio: basta precarietà. Vogliamo uno stato sociale degno di questo nome, che garantisca servizi a tutti e in tutto il Paese allo stesso modo. Uno Stato sociale che assicura una pensione di garanzia ai nostri giovani. E a chi ci chiede dove prendiamo le risorse per fare tutte queste scelte, noi rispondiamo: prendiamole da chi ha fatto enormi profitti durante la pandemia prima e con la crisi energetica e la guerra oggi. Applichiamo l’extra tassa sugli extraprofitti a tutte le aziende e poi iniziamo a ragionare sulla tassazione delle transazioni finanziarie. Il volume di quelle transazioni è superiore al pil mondiale di ben ventidue volte. Noi siamo dell’idea che qui debbano prendersi le risorse e non più da lavoratori e pensionati già afflitti dall’inflazione. Dobbiamo continuare così, con la nostra passione, i nostri strumenti e il nostro entusiasmo per vincere queste battaglie insieme. Facciamolo insieme nel nostro sindacato delle persone”.
L’intervento conclusivo è stato di Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo della Uil, che ha chiesto a tutti protagonismo “per far sì che il nostro sindacato possa continuare la corsa che ha iniziato, per il bene di tutti, per il bene del Paese. Un sindacato unito e coeso, come quello che ho visto qui in Abruzzo”.