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Scuola, trecentoquaranta tra Docenti e ATA andranno in pensione in provincia di Chieti, problemi sui rimpiazzi

14/04/2021 - Redazione AbruzzoinVideo
Scuola, trecentoquaranta tra Docenti e ATA andranno in pensione in provincia di Chieti, problemi sui rimpiazzi

Per FLC CGIL Chieti, i posti che si libereranno con i pensionamenti non saranno rimpiazzati dai precari o dai vincitori di concorsi. I concorsi banditi non sono stati espletati. Da tempo, sosteniamo che la scuola deve liberarsi dalla precarietà.

Sono gli ultimi giorni per docenti ed ATA per la compilazione delle domande relative ai trasferimenti.  “Per loro – si legge in una nota di FLC CGIL Chieti - è importante sapere in quali scuole ci sono le disponibilità, in modo da elaborare una domanda che consenta di ottenere il risultato sperato.  Anche se esiste un vincolo pluriennale per coloro che sono passati di ruolo negli ultimi anni o si sono riavvicinati alla sede richiesta, le domande di trasferimento in provincia saranno alcune centinaia”.
 
Per il prossimo anno scolastico 2021/22 i pensionati in provincia di Chieti saranno 340 così distribuiti:

docenti

d. s. g.a.

ATA

totale

231

1

108

340


 
Per quanto riguarda i docenti ecco la ripartizione per ordine di scuola:
 

INFANZIA

PRIMARIA

SECONDARIA I GRADO

SECONDARIA II GRADO

TOTALE

21

73

44

93

231


“In un contesto nel quale per il prossimo anno scolastico 2021/22 il numero di alunni sarà di 48827 con una riduzione di 990 rispetto al corrente anno.  Così ripartiti: Infanzia 7433 (-197)  Primaria   15439 ( - 577) ; I GRADO 10279  (-177); II GRADO 16656 (- 90).Si legge ancora nel documento di FLC CGIL Chieti
                               
“I posti che si libereranno con i pensionamenti - proseguono nell’importante documento i Sindacati - non saranno rimpiazzati dai precari o dai vincitori di concorsi. I concorsi banditi non sono stati espletati. Da tempo, sosteniamo che la scuola deve liberarsi dalla precarietà (ricordiamo che oltre il 25% del personale che lavora nelle scuole della provincia è a tempo determinato). Occorre una programmazione di medio periodo che consenta di mantenere gli organici stabili e fare in modo che le scuole possano contare su docenti che portano avanti la progettazione educativa per realizzare un curricolo verticale in grado di dispiegare pienamente i suoi effetti. Ci vogliono organici stabili, pluriennali, che non possono variare ogni anno per effetto dei tanti supplenti o per la riduzione del numero di alunni”.
 
“Un primo passo avanti è stato fatto – si legge ancora nel comunicato - con la conferma del numero di docenti per il prossimo anno scolastico a fronte di una riduzione di 990 alunni. Ora occorre farlo per gli organici del personale ATA. In questo modo si potranno dare le giuste risposte alle tante criticità emerse con la didattica a distanza in tempi di pandemia”.
 
“L’amministrazione scolastica non sembra disponibile a garantire, alle scuole che lo hanno chiesto per la prima volta, il tempo pieno alla primaria e il tempo prolungato alla secondaria di primo grado. Invece, ampliare il tempo scuola è il primo requisito per consentire di intervenire sulle difficoltà esistenti. Ed è anche il modo – conclude la nota di FLC CGIL Chieti - per tenere nella giusta considerazione le esigenze territoriali e garantire il diritto all’istruzione anche nelle realtà decentrate o nelle aree interne, oggetto di spopolamento ed anche di impoverimento formativo”.
 

Daniele Lanetta

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