“Sono trascorsi 11 anni dalla tragedia del sisma aquilano.Indelebili rimangono le immagini del dolore per i 309 morti e i 1.600 feriti, della distruzione e delle macerie. Da quel terribile 6 aprile 2009, a L’Aquila e nel cratere abruzzese la parola Ricostruzione e’ stata la più pronunciata perché Ricostruire e’ un dovere della Repubblica e deve rappresentare l’assillo per tutte le istituzioni pubbliche, fino al compimento dell’ultimo cantiere.” Sono le parole del Commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini nel giorno dell’anniversario del terremoto dell’Aquila. “Fra qualche tempo, quando la disastrosa emergenza sanitaria scatenata dal Coronavirus sarà finita, speriamo tutti il prima possibile,- scrive Legnini - la parola Ricostruire risuonerà in tutto il Paese e sarà quella che segnerà lo spartiacque, il prima e il dopo delle nostre vite e di quelle delle nuove generazioni. Ce la faremo, ma ricordiamoci sempre che una parte importante del nostro Paese dovrà Ricostruire due volte e lo dovrà fare in condizioni difficilissime. Quale Commissario per la ricostruzione dei territori delle quattro Regioni interessati dal sisma del 2016-2017, sarà per me un motivo in più di impegno incessante per far sì che il diritto fondamentale a rientrare nelle proprie case e nei propri luoghi di lavoro sia soddisfatto in tempi ragionevoli, a L’Aquila come ad Amatrice, ad Accumoli e Arquata, come a Norcia e Campotosto e in tutti i circa 200 Comuni dei due crateri”.