Negli scorsi mesi i carabinieri Forestali di Villa Santa Maria, nell’ambito di una sistematica campagna di controllo, hanno verificato le modalità di raccolta e di commercio del Tartufo scorzone fresco (Tuber aestivum), sanzionando cavatori e rivenditori per numerose irregolarità di natura amministrativa. Lo comunica il comandante provinciale Carabinieri Forestale Tenente Colonnello Tiziana Altea.
I militari hanno accertato il commercio del prezioso fungo ipogeo al di fuori del periodo di raccolta o in violazione di limiti quantitativi imposti dalle leggi regionali di Abruzzo e Molise e, tramite appostamenti e sistemi di fototrappolamento, hanno individuato il responsabile della cerca con lavorazione andante del terreno.
"Ogni specie di tartufo presenta un proprio periodo di raccolta che, date le condizioni pedogenetiche e microclimatiche diverse, può comunque diversificarsi a livello di territorio. Rispettare il calendario consente di raccogliere il tartufo nel periodo di piena maturazione, evitando di asportare i cosiddetti “fioroni” esemplari ricchi di spore che servono per la riproduzione e la formazione di nuove tartufaie. La ricerca e la raccolta dei tartufi devono essere effettuate in modo da non arrecare danno alle tartufaie, avvalendosi di un cane appositamente addestrato e, per l’estrazione dal terreno, solo di attrezzi idonei.- si spiega nella nota del comandante - L’utilizzo del cane addestrato permette di localizzare il punto preciso dove è localizzato il tartufo, consentendo inoltre l’individuazione dei soli esemplari maturi. L’impiego del vanghetto o della zappetta (per la sola provincia di L’Aquila), quando non sia possibile estrarre il tubero direttamente con le mani, consente inoltre di limitare al minimo i danni alle radici delle tartufaie; si ricorda, inoltre, come le buche scavate per l’estrazione dei tartufi, debbano essere obbligatoriamente riempite con il terriccio precedentemente asportato.
“Grazie ad un’attività di controllo intensa e metodica da parte dei Carabinieri Forestali, - conclude il Comandante Tenente Colonnello Tiziana Altea - sono stati sanzionati 25 soggetti tra cavatori e rivenditori, per un importo complessivo di oltre 48 mila euro. E’ decisamente un segnale forte ed inequivocabile per dimostrare come l’intero settore sia attenzionato e per ribadire come il rispetto delle regole sia fondamentale per garantire la tutela e la rinnovazione del patrimonio tartufigeno regionale.”