Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha realizzato una campagna di controlli a livello nazionale finalizzato alla verifica dei servizi di ristorazione e delle imprese di catering assegnatari della gestione delle mense presso gli istituti scolastici.
L’esecuzione delle attività ispettive ha interessato 1.058 aziende di ristorazione collettiva operanti all’interno di mense scolastiche di ogni ordine e grado, dagli asili nido fino agli istituti superiori, sia pubbliche che private. Tra le ditte controllate, 341 hanno evidenziato irregolarità, pari al 31%, accertando 482 violazioni penali e amministrative, con conseguente irrogazione di sanzioni pecuniarie per 240 mila euro, contestate a causa di violazioni nella gestione degli alimenti e nelle condizioni d’igiene nei locali di preparazione dei pasti, nella mancata rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto, nella regolarità di impiego delle maestranze e relativo possesso di adeguata qualifica e preparazione professionale. Nel medesimo contesto è stata disposta la sospensione dell’attività o il sequestro di 9 aree cucina operanti all’interno delle mense scolastiche per rilevanti carenze igienico-sanitarie e strutturali, come la presenza diffusa di umidità e formazioni di muffe.
Nella Regione Abruzzo i controlli effettuati dai Militari del Nas sono stati 60, eseguiti su tutte le province, e che hanno interessato sia mense scolastiche che centri cottura per la preparazione di pasti destinati alla refezione scolastica. Nel totale sono state riscontrate violazioni su 47 strutture, per lo più carenze igienico sanitarie e strutturali nei locali di sporzionamento pasti ma anche nei locali adibiti a dispensa e nelle cucine (tra queste vi sono la presenza di muffa alle pareti, ragnatele e infiltrazioni).
In particolare nel pescarese sono state rilevate carenze igienico sanitarie e documentali di minore entità rispetto alle altre province, nell’aquilano riscontrate carenze anche relative alla rintracciabilità/tracciabilità delle materie prime utilizzate nonché mancato aggiornamento del DVR aziendale volto a prevenire il rischio da contaminazione da legionella, circostanze che hanno comportato l’elevazione di sanzioni amministrative, nel chietino rilevate problematiche in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro per l’assenza di dispositivi antincendio e planimetrie con le indicazioni delle vie di esodo e nel teramano sono emerse carenze igienico sanitarie di maggiore entità nonché problematiche relative al mancato aggiornamento del manuale di autocontrollo cui al sistema H.A.C.C.P. che hanno comportato l’erogazione di sanzioni amministrative.