Venerdì 22 Novembre 2024

Cronaca

Coronavirus, donna con sospetto Covid sorpresa alla stazione di Giulianova bloccata e rimandata a casa

17/04/2020 - Redazione AbruzzoinVideo
Coronavirus, donna con sospetto Covid sorpresa alla stazione di Giulianova bloccata e rimandata a casa

Era appena uscita dal pronto soccorso e stava tornando a casa. Il Sindaco Costantini: “Controlli più stringenti per la tutela della salute pubblica e dei volontari”

Questa mattina a Giulianova i volontari della Protezione Civile attivi nel Presidio sanitario della Stazione Ferroviaria, grazie all’ausilio della termocamera ad infrarossi e ad un successivo controllo della temperatura corporea ad opera della Croce Rossa, hanno individuato una donna con sintomi sospetti, che si apprestava a prendere i mezzi pubblici per rientrare nella propria abitazione a Martinsicuro. Dopo che i volontari hanno allertato la Polizia Ferroviaria, gli agenti hanno posto a controllo la donna che ha spiegato di essere appena uscita dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Giulianova e di essere in possesso della prescrizione medica che la indicava come sospetta Covid. La Polfer, dopo averla identificata, l’ha diffidata da prendere qualsiasi mezzo pubblico, per cui la donna ha chiesto l’intervento di un familiare che è venuto a prenderla per tornare a casa ed osservare la quarantena obbligatoria come da protocollo sanitario. “Ringrazio tutti i volontari e gli agenti per il prezioso lavoro che stanno svolgendo – dichiara il Sindaco Jwan Costantini – sicuramente farò attuare controlli ancora più serrati per evitare che possano crearsi situazioni analoghe. Verranno denunciati tutti coloro che non rispettano il protocollo sanitario per la tutela della salute pubblica e di tutti i volontari”.

CONDIVIDI:

Potrebbero interessarti

Bloccato dalla chiusura del Traforo del Gran Sasso, un uomo atteso all’Ospedale di L’Aquila per un trapianto viene scortato in tempo dagli agenti

Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato di Chieti ha arrestato un uomo di 36 anni, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, colto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

La rimodulazione già disegnata a livello regionale si è resa, quindi, necessaria alla luce della grave carenza di specialisti dell’Emergenza