Carabinieri del Comando Provinciale di Pescara, dalle prime ore di oggi hanno dato esecuzione a 18 misure cautelari (una in carcere, 2 ai domiciliari e 15 obblighi di presentazione a Pg) ed a 24 perquisizioni personali e domiciliari, emesse dal Gip del Tribunale di Pescara, Mariacarla Sacco, su richiesta del sostituto procuratore Barbara Del Bono. Le misure sono state decise a conclusione di una prolungata attività investigativa svolta dai Carabinieri della Compagnia di Penne (Pescara) che, nell'ambito dell'operazione denominata "Gold Market", hanno sgominato una delle più efficienti organizzazioni criminali che, su tre livelli di competenze e complessità gestionale, ha alimentato il fenomeno del consumo e spaccio di sostanze stupefacenti nell'area vestina e nell'hinterland pescarese, legandone talvolta i profitti all'attività dei negozi "compro oro" presso i quali sono stati documentate numerose cessioni di monili in oro provento di furti in abitazione dietro corrispettivo in denaro contante utilizzato sia a saldo della partita di stupefacenti di volta in volta acquistati sia quale provento personale. L'inchiesta è partita nell'agosto del 2012. Al vertice dell'organizzazione specializzata nello spaccio di droga nell'area Vestina c'era Alfredo Rozzi, quarantasettenne di Montesilvano (Pescara) dominus dell'organizzazione che si avvaleva per la sua attività della compagna e la figlia, rispettivamente di 42 e 21 anni. L'uomo gestiva i contatti con i giovani dell'area Vestina attraverso un giovane attualmente ricercato e che fungeva da intermediario e sia con contatti diretti con i giovani assuntori. Rozzi gestiva il rifornimento di stupefacenti nella zona di Penne (Pescara) e dintorni. Un altro complice di Rozzi era Gianfranco Palmaricciotti (48) di Città Sant'Angelo (Pescara) che riscuoteva per conto di Rozzi i soldi per la vendita della droga. L'uomo in più occasioni aveva minacciato l'intermediario che si era indebitato e altri consumatori di droga che non riuscivano a saldare la droga acquistata. L'inchiesta "La Svolta-Gold Market" è nata sulle indagini partite per scoprire gli autori di numerosi furti commessi in abitazioni dell'Area Vestina. La refurtiva veniva piazzata poi tramite alcuni Compro Oro delle province di Pescara e Chieti. I soldi ricavati dalla vendita dell'oro rubato, veniva utilizzata dalle persone indagate, tutti giovani pennesi, per acquistare la droga. Nell'ambito dell'indagine chiusa oggi 74 i ragazzi segnalati come assuntori. "Questa indagine durata oltre un anno ci fornisce l'idea dell'entità del fenomeno che - ha spiegato il capitano della Compagnia carabinieri di Penne Massimiliano Di Pietro - ha riguardato sempre un numero maggiore di giovani e giovanissimi che assumevano droga anche nella zona centrale di Penne che nelle vicinanze delle scuole. L'età media si é abbassata e molti consumatori hanno anche 14, 15 e 16 anni". Recuperato, nel corso delle indagini oltre un chilo di droga fra hashish, marijuana e in misura minire cocaina. L'oro rubato arriva ad oltre 20 mila euro. Le misure cautelari e le perquisizioni di questa mattina sono state eseguite a Penne (Pescara), Loreto (Pescara), Collecorvino (Pescara), Atri (Teramo), Città Sant'Angelo (Pescara), Spoltore (Pescara), Ascoli, e Mestre (Venezia), dove è stato fermato il Palmaricciotti.