Lunedì 07 Aprile 2025

Cronaca

Incastrato dal fiuto del cane antidroga "Vagol", nonostante il doppiofondo sigillato

13/10/2014 - Redazione AbruzzoinVideo

 

Incastrato dal fiuto del cane antidroga "Vagol", nonostante il doppiofondo sigillato

 

 

Nella nottata di venerdì scorso una pattuglia delle Fiamme Gialle di Pescara, impegnata in un servizio di controllo del territorio, nei pressi del casello autostradale di Francavilla al Mare (CH), dopo averla seguita ha fermato per un controllo un’auto con targa straniera, con una vistosa ammaccatura, che procedeva ad alta velocità lungo l’autostrada A14.

 

 

Le risposte evasive ed il nervosismo del conducente – P.T. di 51 anni, incensurato, residente in provincia di Lecce –, inducevano i finanzieri ad approfondire il controllo.

 

Nulla di irregolare se non fosse stato per l’infallibile fiuto del cane antidroga "Vagol", splendido esemplare di pastore tedesco in forza alla Compagnia della Guardia di Finanza di Pescara, che fatto giungere sul posto, immediatamente segnalava la presenza di sostanze di stupefacenti a bordo dell’auto.

 

 

L’accurata ispezione del mezzo consentiva di scoprire come il pianale dell’auto fosse stato modificato e come sotto i sedili fosse stata ricavata una intercapedine in acciaio, perfettamente sigillata, un vero e proprio doppiofondo.

 

All’interno del nascondiglio, proprio nel punto segnalato dall’unità cinofila, è stato trovato un panetto avvolto in nastro gommato.

 

I primi accertamenti svolti hanno permesso di appurare come la sostanza sequestrata, pari a 1.050 grammi, fosse cocaina purissima.

 

L’uomo è stato arrestato per traffico di stupefacenti e rinchiuso nel carcere "San Donato" di Pescara.

 

L’arresto è già stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari ed il fermato rimarrà in carcere.

 

La cocaina avrebbe reso "sulla piazza" oltre 100.000 euro.

 

 

CONDIVIDI:

Potrebbero interessarti

Il commento dell’ex Governatore d’Abruzzo: Ero diventato l’unico politico in Italia, ma credo anche nel mondo, ad essere stato messo sotto processo per i rapporti con alcune cliniche private NON per aver ricevuto da loro mazzette o favori, ma per averle “violentate” per costringerle a firmare un contratto contenente un tetto di spesa più basso.

16 anni fa, poco dopo le tre di notte del 6 aprile, una scossa di magnitudo 6.3 provocò morte, distruzione e sgomento

Tragedia nel pomeriggio di ieri in via Aterno, a Brecciarola di Chieti, dove Francesco Canale, 31 anni, ha perso la vita in un drammatico incidente stradale.

I sindacati: “Servizio da riorganizzare, servono risposte concrete o la mobilitazione andrà avanti”