Si chiama "El Hueco-microcar" l'indagine dei Carabinieri, avviata dopo l'esplosione di un ordigno incendiario il 9 gennaio 2015 davanti al pub "El Hueco" di Città Sant'Angelo (Pescara), che ha portato alla scoperta prima di un'attività di spaccio di stupefacenti all'esterno del locale, poi nell'area Vestina, con il coinvolgimento di minorenni. I militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Pescara e della Compagnia di Penne (Pescara) hanno eseguito 20 provvedimenti cautelari, di cui tre arresti in flagranza per possesso di stupefacenti, e 5 perquisizioni.
I carabinieri, anche grazie alla visione delle registrazioni dell'impianto di videosorveglianza e al riscontro di tabulati telefonici e testimonianze, hanno ricostruito l'accaduto, scoprendo una rete di rapporti, poi sfociati in rivalità, fra il gestore di "El Hueco" e del locale ex "Paradise", poi "El Barrio". Il 44enne Javier Juan Nunez, finito agli arresti domiciliari, è ritenuto la persona direttamente responsabile della deflagrazione avvenuta nei pressi di "El Hueco". Dalle indagini sull'esplosione è emersa anche una fiorente attività di spaccio di cocaina, hashish e marijuana condotta da giovani e giovanissimi, con studenti di istituti scolastici superiori come consumatori. Impegnati in questa indagine parallela i carabinieri della Compagnia di Penne (Pescara).
Cinque le persone finite in carcere per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti: Roberta Mazzocchetti, 28 anni, Berto Uragano Spada (20), Fausto Manente (46), Mariana Petre (40) e Daniela Marilena Ceronica (26). Ai domiciliari sono finiti Javier Juan Nunez, perché coinvolto nell'esplosione davanti al pub, e Vinicio Petrucci (61) per l'attività di spaccio.
Nell'ambito delle indagini del Nor di Penne (Pescara) sono stati eseguiti 4 obblighi di dimora, 3 arresti con collocamenti in comunità e 6 misure di permanenza presso l'abitazione familiare. Nell'ambito dell'inchiesta recuperata droga - questa notte 730 grammi - e 1000 euro in contanti. L'operazione ha visto impegnati oltre 50 militari del Comando Provinciale di Pescara e carabinieri delle Compagnie di Chieti e Sulmona (L'Aquila).