In particolare, in una struttura sportiva dell’area frentana sono state accertate diverse violazioni, tra cui l’assenza dell’autorizzazione per l’installazione di telecamere di videosorveglianza, la mancata prescrizione del rischio di elettrocuzione, il mancato aggiornamento della SCIA sanitaria e la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo. Inoltre, la presenza di un lavoratore in nero ha comportato la sospensione immediata dell’attività, con l’imposizione di prescrizioni urgenti per la risoluzione delle principali criticità.
Analoghe irregolarità sono state riscontrate in una struttura ricettiva della stessa area, dove gli agenti hanno rilevato l’assenza del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), del Piano di Emergenza ed Evacuazione, dell’impianto di aerazione per la cucina e dell’aggiornamento della SCIA sanitaria. Sono state inoltre evidenziate carenze igienico-strutturali e la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo. Anche in questo caso, la presenza di lavoratori in nero ha portato alla sospensione immediata dell’attività fino alla regolarizzazione della situazione.
In un centro estetico dell’area frentana, i controlli hanno evidenziato la mancata revisione degli estintori, una violazione che ha comportato ulteriori sanzioni.
Complessivamente, le sanzioni amministrative elevate ammontano a oltre 30.000 euro. Per alcune posizioni sono ancora in corso accertamenti finalizzati a chiarire la situazione amministrativa dei gestori.
Le operazioni di controllo sono state condotte dal personale della Questura di Chieti e dai Commissariati di P.S. di Lanciano e Vasto, in collaborazione con l’Ispettorato del Lavoro e il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (S.I.A.N.) della ASL.