Ha un nome l'autore della rapina avvenuta il 1 Luglio scorso ai danni di una donna di Treglio, la quale, mentre stava facendo benzina ad un distributore di via per Fossacesia a Lanciano, è stata avvicinata da un uomo armato che le ha portato via l'autovettura, una Giulietta bianca. Era da poco passata la mezzanotte e la donna, di 57 anni, che era in compagnia della figlia 19enne e della nipote 14enne, si ferma al distributore Eni e dopo aver terminato il rifornimento, mentre sta per risalire in auto, viene avvicinata da un giovane alto con maglietta bianca e cappellino che, puntandole una pistola, le intima di far scendere le ragazze e subito dopo mette in moto il mezzo e fugge facendo perdere le proprie tracce. La donna avverte immediatamente i Carabinieri di Lanciano che, giunti tempestivamente sul posto, notano parcheggiata nei pressi del distributore, un’autovettura Audi A6 che, dai successivi accertamenti è risultata oggetto di rapina, commessa a Napoli con le stesse modalità e sempre ai danni di una donna. Il balordo con quell'auto ha raggiunto Lanciano dove ha deciso di compiere un nuovo reato.
Le immediate indagini condotte dai militari della Compagnia di Lanciano, diretti dal Tenente colonnello Vincenzo Orlando, hanno consentito di risalire all’identità del rapinatore. In particolare quest’ultimo, nel corso della settimana successiva alla rapina commessa a Lanciano, aveva raggiunto la Provincia di Bergamo e mentre stava attraversando una località di quel territorio, è stato intercettato da un’autoradio dei Carabinieri; nonostante l’intimazione a fermarsi da parte dei militari, l'uomo però è fuggito a bordo della Giulietta provocando dopo qualche chilometro un incidente stradale. Luomo ha subito abbandonato l’autovettura scappando a piedi nei campi adiacenti.
Nella Giulietta abbandonata i Carabinieri lombardi hanno rinvenuto una pistola giocattolo che la chiave dell’Audi A6 sequestrata a Lanciano la notte della rapina. Dai successivi approfondimenti investigativi effettuati dal militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Lanciano, agli ordini del Tenente Giuseppe Nestola, e svolti in collaborazione con i colleghi della Lombardia, si è riusciti a giungere alla completa identificazione del fuggitivo, un uomo italiano di origini nord africane, già conosciuto alle Forze di Polizia, sul conto del quale emergeva un provvedimento di ricerca ed arresto in carico ad altra Procura del Nord Italia, sempre per reati contro il patrimonio e la persona. Alla luce di quanto emerso dalle indagini dei Carabinieri il Giudice per le Indagini preliminari di Lanciano, concordando con gli inequivocabili elementi di colpevolezza raccolti a carico di R.M., 27enne, e valutato il concreto ed attuale pericolo di fuga dell’indagato, che si sposta indisturbato per varie zone d’Italia al fine di rendersi irreperibile e sfuggire alla cattura, nonché valutata la personalità criminogena dell’indagato evidenziata con la sua condotta ed il pericolo quindi di reiterazione di delitti della stessa indole, ha emesso specifica ordinanza di custodia cautelare in carcere, provvedimento che nella giornata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Lanciano hanno dato esecuzione notificandolo all’indagato presso il carcere di Livorno dove, nel frattempo, si trova ristretto per altra causa.