Resteranno a Lanciano i dipendenti della Asl Lanciano Vasto Chieti che hanno finora prestato servizio nella sede di direzione della Ex Asl in Via Spaventa dove sarà realizzata la Casa di Comunità, grazie al progetto finanziato con fondi Pnrr. In vista dell'apertura imminente del cantiere, si prepara il trasferimento di dipendenti e servizi in altri edifici, ossia a Palazzo 900 e nella sede dell'ex Hub vaccinale.
È stato mantenuto l'impegno assunto dal sindaco Filippo Paolini e dall'assessore al Patrimonio Graziella di Campli che con una nota avevano rimarcato l'attenzione dell'amministrazione comunale in questi mesi affinchè i dipendenti non venissero trasferiti a Chieti ma restassero a lavorare nella città Frentana in sedi idonee. Il trasferimento avverrà in due fasi, a giugno e a settembre.
A tal proposito il Direttore generale Thomas Schael ha inviato una nota al personale, per specificare la natura del progetto e le destinazioni dei vari servizi, chiedendo, al tempo stesso, la necessaria collaborazione.
"La nostra Azienda, com'è noto, ha messo in campo numerosi progetti per cogliere le opportunità offerte dal Pnrr al fine di riqualificare l'assistenza territoriale in provincia di Chieti. Sulla città di Lanciano, in particolare, risulta evidente la storica carenza di spazi adeguati che hanno reso impossibile, negli anni, strutturare un'offerta realmente alternativa all'ospedale. Ora abbiamo finalmente la possibilità di invertire la rotta, e dare dignità alla medicina del territorio investendo le risorse messe a disposizione e utilizzando edifici ricompresi nel patrimonio immobiliare della Asl. - scrive il manager Asl - La ricognizione effettuata in città ha portato alla scelta, unica e obbligata, di utilizzare l'immobile di via Spaventa per realizzare la Casa della Comunità, il nuovo modello di assistenza territoriale che segnerà una svolta in città."
"Siamo consapevoli di chiedere un atto di buona volontà e buon animo ai dipendenti che dovranno trasferirsi in altra sede, ma la causa è di quelle nobili, e merita da parte di tutti un'adesione convinta, perché potremo essere orgogliosi di aver scritto tutti insieme, e sottolineo tutti, una pagina importante nella storia sanitaria di questa città. Abbiamo la necessità di agire in fretta, perché il Pnrr detta tempi e scadenze molto stringenti per l'accesso ai finanziamenti, ragione per la quale i trasferimenti hanno termini contingentati per consentire l'apertura dei cantieri. Abbiamo elaborato un piano che sicuramente non consente una sede unica per tutti gli uffici, obiettivo che abbiamo cercato di perseguire con tutto l'impegno possibile: la soluzione Mario Negri Sud sarebbe stata la più funzionale ed efficiente, oltre che confortevole, ma tutte le nostre proposte di accordo sono state respinte. Siamo stati costretti a rinunciare, con sincero rammarico, perché la nostra volontà di "costruire " non è stata corrisposta. Sulla città di Lanciano abbiamo cercato altre soluzioni che permettessero di trasferire in blocco tutti i servizi, ma non abbiamo immobili idonei, né avremmo avuto il tempo e le risorse per costruirne uno adatto. Abbiamo quindi cercato di fare di necessità virtù, conciliando aspetti che non sempre è facile far quadrare: efficienza organizzativa, comfort per le persone, spazi a disposizione. L'impegno, vi prego di credere, è stato massimo per arrivare a sistemazioni decorose, funzionali e soprattutto tutte dislocate in città."