Ieri, martedì 4 marzo 2025, a Filetto, alcuni operai della Sasi hanno fatto un inquietante ritrovamento: all’interno di una botola di un acquedotto, ora in disuso da circa 28 anni, è stato rinvenuto un cadavere mummificato. La salma, rinvenuta in una cisterna dell’acqua non più utilizzata, è in avanzato stato di decomposizione e, secondo le prime ipotesi, potrebbe appartenere a un uomo romeno di 57 anni, noto per la sua condizione di senzatetto.
Le autorità hanno prontamente sequestrato il luogo del ritrovamento per preservare ogni possibile traccia che possa essere utile all’indagine. Il corpo è stato trasferito all’obitorio del cimitero di Chieti, dove sarà sottoposto a un accurato esame autoptico volto a chiarire le cause della morte.
Al momento, non si escludono diverse piste investigative: il decesso potrebbe essere il risultato di un incidente o di altre circostanze ancora da accertare. Le forze dell’ordine stanno lavorando per ricostruire la dinamica degli eventi, cercando di comprendere se vi siano eventuali collegamenti con la vita nomade e le difficoltà sociali che hanno caratterizzato l’esistenza della vittima.
Le indagini proseguiranno nelle prossime ore e giorni, con l’obiettivo di identificare con certezza il soggetto e determinare le circostanze precise che hanno portato a questo inquietante ritrovamento.