Un’attesa durata cinque anni, da quando i tre palazzi Ater di via Lago di Borgiano furono dichiarati inagibili perché a rischio crollo, e quindi sgomberati. Le famiglie che occupavano gli 84 alloggi furono sistemate altrove. Da allora quegli edifici sono diventati simbolo di estremo degrado, spazi chiusi divenuti terreno di conquista di spacciatori e vagabondi. Da oggi però si volta pagina: sono infatti iniziati questa mattina al quartiere Rancitelli i lavori di demolizione dei manufatti. E' stato infatti il sindaco Carlo Masci a tagliare il nastro presso il cantiere che è stato affidato dall'Ater all'impresa Rad Service di Perugia. Una volta abbattuti per “pezzi” i tre immobili, in quell'area sarà realizzata dal Comune una piazza che diverrà il simbolo della rinascita di un quartiere periferico con tanti problemi ma ora anche con molte più certezze. A breve sarà la volta del cosiddetto "ferro di cavallo".
<E' ciò che avevamo promesso in campagna elettorale ed è ciò che stiamo facendo - ha detto il primo cittadino - qui non vi sarà più il famigerato "treno" con case accorpate, ma anche dei camminamenti e degli spazi aperti per raggiungere sull'altro lato via Lago di Capestrano. Sarà un quartiere più vivibile, dove sarà possibile riscoprire la socialità, con una piazza che sarà un vero e proprio punto di aggregazione che ora manca>.
Erano presenti al taglio del nastro del cantiere il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, il presidente dell'Ater Mario Lattanzio, il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli, il vicesindaco Gianni Santilli, l'assessore Isabella Del Trecco, oltre a una vasta delegazione di consiglieri regionali e comunali. Il crono-programma dell’intervento prevede 180 giorni di lavori, con la convinzione di poterne anticipare la conclusione. . La demolizione dei tre palazzi, ai civici 14,18 e 22 di via Lago di Borgiano, prevede un investimento di un milione e 350mila euro con fondi di provenienza regionale; una volta completata, come si accennava, l’area diverrà uno spazio aperto con una fontana. Vi saranno naturalmente giardini e panchine, ma negli obiettivi si punta a riqualificare anche ciò che è presente, come il parco della Speranza. .