Mercoledì 27 Novembre 2024

Cronaca

Scurcola Marsicana (AQ), Il Nucleo Cites dei Carabinieri Forestale sequestra un pesce Dragone

20/01/2022 - Redazione AbruzzoinVideo
Scurcola Marsicana (AQ), Il Nucleo Cites dei Carabinieri Forestale sequestra un pesce Dragone

Il rarissimo esemplare, il cui valore può arrivare fino a 300mila euro, era all'interno di un'acquario di un esercizio commerciale il cui titolare è stato denunciato.

Nei giorni scorsi militari del Nucleo Cites del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara, a seguito di segnalazione di un cittadino del posto, hanno sequestrato presso una ditta commerciale di Scurcola Marsicana (AQ) un esemplare vivo di Pesce dragone, specie inclusa nella Convenzione di Washington, e denunciato alla Procura della Repubblica di Avezzano (AQ), per la sua detenzione illecita, un cinquantenne avezzanese di origini straniere.

I Forestali del Nucleo Cites hanno rinvenuto nei locali dell’esercizio commerciale dell’indagato, all’interno di un acquario, un rarissimo esemplare di “Pesce dragone” o “Arowana asiatico” (Scleropages formosus Müller & Schlegel, 1840), specie tutelata sia dalla Convenzione di Washington del 1973, nell’Appendice I, sia dal Reg. (CE) n. 338/97, nell’Allegato “A”, in quanto in pericolo di estinzione a causa della rarefazione delle sue popolazioni, dovuta ai prelievi illegali in natura.

Il possesso di tale specie, il cui valore commerciale può arrivare anche a 300.000 €, in base alle dimensioni e alla colorazione, nella tradizione popolare dell’Asia orientale è considerato beneagurante e, pertanto, i suoi esemplari vengono regalati agli amici e parenti come portafortuna. Il pesce in questione, non avendo il titolare del negozio fornito ai militari la certificazione Cites obbligatoria per legge per la detenzione dell’animale e non potendo, quindi, dimostrarne la legale provenienza, è stato sottoposto a sequestro d’iniziativa, già convalidato dal P.M. della Procura di Avezzano (AQ), ed affidato provvisoriamente in giudiziale custodia allo stesso indagato, in attesa del trasferimento presso un acquario autorizzato a detenere esemplari vivi tutelati dalla Convenzione di Washington – Cites.

“L’indagato” ha dichiarato il Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara, “rischia ora l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da quindicimila a centocinquantamila euro per la detenzione dell’esemplare vivo di Pesce dragone, specie a rischio di estinzione

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