Su piazza San Giustino si terrà una commissione congiunta e aperta al pubblico, dopo le feste natalizie, questo l’esito dell’incontro avuto stamane con la Soprintendente Archeologia belle arti e Paesaggio, Rosaria Mencarelli dai presidenti delle Commissioni Consiliari Cultura e Lavori Pubblici Luca Amicone e Vincenzo Ginefra, a cui hanno preso parte per l’esecutivo comunale anche il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare e l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli. “I ritrovamenti e anche i lavori della piazza sono un argomento molto sentito dalla cittadinanza – spiega il consigliere Luca Amicone – da qui la proposta che insieme abbiamo formulato, di renderla partecipe di una speciale riunione aperta delle Commissioni competenti, Cultura e Lavori pubblici in seduta congiunta. La città potrà così assistere all’audizione della Soprintendente Rosaria Mencarelli che si è subito detta disponibile a partecipare ai lavori. Sarà l’occasione per fare chiarezza, riferendo sugli scavi eseguiti e aggiornando anche sui reperti emersi dal lavoro degli archeologi. Non solo in questo modo si potrà venire incontro alle legittime attenzioni della cittadinanza, che saranno rappresentate dai consiglieri, i quali saranno i soli a interloquire con la Soprintendente come da regolamento, ma per la prima volta la città potrà partecipare, in tempo reale, ai lavori di una Commissione consiliare, nella stessa modalità seguita per il Consiglio comunale. La Presidenza ha già dato il suo placet, i lavori si svolgeranno attraverso la condivisione in diretta Facebook sulla pagina del Comune, della riunione che si svolgerà sulla piattaforma Zoom. La data non è stata ancora fissata, ma sarà appena dopo le feste, in modo da poter avere un quadro anche più aggiornato su scavi e lavori. Siamo certi che la condivisione sia il metodo migliore non solo per confrontarsi sullo stato dell’arte, ma soprattutto per conoscere nella massima trasparenza tutti gli aspetti della situazione, cosa che l’Amministrazione è pronta a fare e ad adottare come metodo di lavoro anche per il futuro e non solo su questo argomento. Siamo tutti certi che sia questo un modo per eliminare le polemiche e giungere al cuore della questione: la storia di Chieti e il modo per custodirla e raccontarla”.