L'estemporanea è del maestro orafo Domenico Accusato, autore della mostra “L'arte del Cammeo” inaugurata alcuni giorni fa a Colledimacine e che sta registrando una buona affluenza di visitatori. Nel corso della cerimonia inaugurale il sindaco Andrea Schina ha sottolineato l'importanza di creare percorsi creativi, capaci di valorizzare il territorio “il ponte con il Giappone promosso dalla mostra è l'occasione per ricordare come un piccolo borgo della Maiella possa divenire colonia del mondo in una visione cosmopolita che solo l'arte può dare”. Il parroco don Innocenzo ha tenuto a evidenziare l'alto valore aggregativo della cultura e della conoscenza.
Un viaggio di oltre 150 anni dal Giappone a Colledimacine è il denominatore comune di tutta la suggestiva esposizione. Aperta tutti i pomeriggi fino alle 23 con apertura anche al mattino il sabato e la domenica fino al 28 agosto con un cartellone fitto di eventi tra cui scambi tra artigiani orafi abruzzesi e una particolare ed emozionante iniziativa dedicata al poeta Clemente di Leo. La mostra, che ha il patrocinio del Comune di Colledimacine, si può visitare senza obbligo di prenotazione.
“Esiste una storia tanto antica quanto densa di significato ed esiste un borgo meraviglioso d'Abruzzo, tra spunti, contaminazioni culturali e storia abbiamo costruito un percorso che lascerà inciso il ricordo della testimonianza.- ha commentato Domenico Accusato – Colledimacine borgo incantato della provincia di Chieti ospita la mia personale, un viaggio di oltre 150 anni dal Giappone a Colledimacine. Perché il Giappone? Il conte Raffaele Ulisse Barbolani, nacque il 13 agosto a Colledimacine e fu il terzo ministro plenipotenziario inviato a dirigere la legazione italiana a Tokyo dall'inizio dei rapporti diplomatici tra il Regno d'Italia e il Giappone nel 1866. Abbiamo voluto costruire un percorso storico e artistico che merita di essere visitato”