L’ultimo riconoscimento è giunto a Rapino dal “Premio Sila ‘49”, concorso letterario di Cosenza, tra i più antichi d’Italia, la cui giuria ha scelto di inserire il romanzo che ha come protagonista lo strambo e folle Liborio nel novero dei dieci autori finalisti dell’edizione 2020. Uno dei giurati del Premio, Emanuele Trevi, scrittore e critico letterario, intervistato dal Corriere della Calabria, si è così pronunciato sul romanzo: «Un libro che viene da un’altra tradizione letteraria che è stata fonte straordinaria per la narrativa italiana: il monologo del pazzo. Una performance di grande letteratura. Fra i dieci, certamente il più compromesso con l’oralità».