È prevista per giovedì 7 ottobre alle 19.30 la cerimonia di riapertura del Teatro Marrucino, che verrà simbolicamente riconsegnato alla città dopo la conclusione dei lavori di riqualificazione. Un nuovo inizio reso possibile dagli interventi della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara e che muoverà i suoi passi già da venerdì 8 e domenica 10 ottobre, con “La Traviata”, prima opera in scena dopo la lunga pausa dovuta al Covid; con una serie di visite guidate che consentiranno alla città di riappropriarsi, materialmente, del Teatro e la riproposizione della mostra “Giù il Sipario” che ne racconterà la storia e la rinascita attraverso documenti autentici, con un video di approfondimento storico sulle fasi di realizzazione del sipario dipinto dal pittore napoletano Giovanni Ponticelli nel 1875 e l’esposizione straordinaria al pubblico dello studio originale realizzato dall’artista nel 1873.
“Siamo orgogliosi e fieri di poter restituire a nuova vita uno dei luoghi più belli e prestigiosi della nostra città – così il sindaco Diego Ferrara e il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare – Lo facciamo innanzitutto dicendo grazie alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara che ha reso possibili i lavori, interventi che sono a costo zero per la città e che per questo hanno un valore elevatissimo sia per il Comune, che per la comunità che ne è proprietaria. Il Marrucino oggi rinasce coniugando passato e futuro, si apre un nuovo capitolo nella storia di un teatro che ha saputo essere sempre un riferimento importante per la comunità, superando grandi sofferenze e illuminandola di vero prestigio. Il nostro è un Teatro di Tradizione, riconosciuto dallo Stato come luogo di preservazione dell’opera lirica che, da oggi avrà un nuovo e meraviglioso scenario".
"Storicamente- continuano Ferrara e De Cesare - è, e continuerà ad essere aperto e inclusivo, perché solo così sarà possibile ospitare le diverse espressioni dello spettacolo dal vivo e tornare ad accogliere in sicurezza chi lo sceglie. Per queste ragioni, vogliamo fare un pubblico invito ai cittadini, soprattutto quelli più giovani, a frequentarlo, a tornarlo a vivere intensamente come merita. Perché è un simbolo di identità culturale di cui tutta la comunità può e deve sentirsi orgogliosa e perché appartiene a Chieti, all’Abruzzo e all’Italia”.
“Teatro Marrucino, verso una tradizione inclusiva è un progetto infrastrutturale integrato – illustra la Soprintendente Rosaria Mencarelli - finalizzato a conservare, mettere in sicurezza, riqualificare e rendere ampiamente fruibile uno dei più rilevanti beni architettonici abruzzesi. Si è inteso così spostare lo sguardo verso un primo traguardo di welfare culturale: promuovere un modello integrato di benessere degli individui e delle comunità, attraverso la facilitazione di pratiche fondate sulle arti visive, performative e sul patrimonio culturale. Una inclusività dunque, non solo finalizzata al superamento delle barriere architettoniche ma anche di tipo sociale, economico e culturale, per riconoscere al Teatro tutto lo straordinario potenziale inclusivo che è in grado di generare. Questo progetto è stato un grandissimo lavoro di squadra per tutto il team della Soprintendenza, con il coinvolgimento di tutti gli architetti e della restauratrice che hanno contribuito nella scelta di ogni minimo dettaglio tecnico. Uno sforzo che il Teatro Marrucino merita, per la sua duplice importanza di luogo della cultura e di bene monumentale” “È intenzione della Deputazione rendere questo teatro aperto e fruibile alla città - dice il Presidente del Cda della Deputazione teatrale del Marrucino, Giustino Angeloni - Insieme lavoreremo in questo senso perché Chieti possa vivere in modo pieno e duraturo il suo Teatro. Il Marrucino deve essere un luogo di tutti, ma anche il centro di una qualità dell’offerta musicale, culturale, artistica capace di farlo crescere e di aumentarne lo splendore. Per riuscire in questo intento condurremo una intensa opera di conoscenza, aprendo le porte di questo luogo e diventandone ciceroni, accadrà da subito con una settimana di visite guidate al Teatro, che si svolgeranno con prenotazione e rispetto delle prescrizioni Covid e che illustreranno i tesori che custodisce e la sua storia. Riparte subito anche la programmazione che ricomincia con una grande opera, l’8 e il 10 ottobre andrà in scena La Traviata di Giuseppe Verdi, che sarà solo la prima di una lunga e ritrovata serie di eventi da vivere in questo luogo identitario di Chieti e d’Abruzzo”. “Teatro Marrucino verso una tradizione inclusiva” è un progetto che nasce dalla collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara, la Deputazione Teatrale Teatro Marrucino e il Comune di Chieti, proprietario del bene. Nel 2019 viene presentato dalla Soprintendenza al Ministero della Cultura un progetto finalizzato ad ampliare l’accessibilità del teatro storico. Il progetto è approvato e nello stesso anno sono assegnati alla Soprintendenza i fondi per la sua attuazione. Inizia così la storia del più importante intervento al teatro degli ultimi cinquant’anni, luogo simbolo del patrimonio culturale della città di Chieti e della regione, anche in virtù del riconoscimento di teatro di tradizione attribuito dal Ministero ai sensi della Legge 800/1967 a questo e ad altri ventotto teatri italiani che si distinguono per aver dato particolare impulso alle tradizioni artistiche locali e musicali. L’intervento di miglioramento dell’accessibilità e di valorizzazione dello storico Teatro Marrucino, è stato realizzato con un finanziamento CIPE del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, Piano Stralcio “Cultura e Turismo” con un importo di 657.847,00 euro. La Responsabilità del Procedimento è stata affidata all’architetto Aldo Giorgio Pezzi, funzionario della Soprintendenza, la Progettazione e Direzione Lavori è dell’architetto Salvatore Polimeno. I lavori hanno riguardato tutto lo spazio del teatro, con l’obiettivo di realizzare nuovi percorsi e migliorarne accessibilità e fruibilità. È stato rimodulato tutto il sistema delle sedute dei palchi e della platea, anche inserendo dispositivi multimediali sugli schienali per consentire nuovi e diversi modi di avvicinarsi al mondo del Teatro. Le sedie di platea, completamente smontabili, consentiranno non solo di recuperare spazi per le carrozzine, ma anche di avere uno spazio versatile e adatto a modi diversi di fare spettacolo. Un nuovo pavimento in marmo portoro bicromo disposto a scacchiera inaugura l’ingresso e il nuovo parquet in legno della sala rinnova lo storico ambiente, richiamando l’eleganza e la ricchezza di un luogo magico per la città e per l’intera regione. A questo si affiancano opere più funzionali, dall’inserimento di un ascensore in cristallo, alla piattaforma elevatrice che consentirà a persone con ridotta abilità motoria di raggiungere e vivere anche il palcoscenico, fino alla messa in sicurezza dell’impalcato del palcoscenico e dei palchetti. Lavori di restyling sono stati realizzati dalla Deputazione Teatrale Teatro Marrucino, dalla sostituzione del sipario, dei velluti, della passamaneria e delle tende di accesso alla sala, fino alla revisione del sistema di illuminazione e delle porte dei palchi. La programmazione ricomincia con una grande opera, l’8 e il 10 ottobre andrà in scena La Traviata di Giuseppe Verdi. Accorciare le distanze con una delle più importanti luoghi della cultura e della storia cittadina, sarà possibile nei giorni 16 - 17 - 21 - 22 - 23 e 24 ottobre, con un ampio calendario di visite guidate al Teatro, accessibili con prenotazione e nel rispetto delle norme Covid.