Da oggi anche a Treglio c'è una panchina rossa simbolo della giornata contro la violenza sulle donne. Stamane, domenica 28 Novembre, nel corso di una semplice ma sentita manifestazione, fortemente voluta dal sindaco Massimiliano Berghella e dall'intera amministrazione comunale, è stata inaugurata in piazza San Giorgio dinanzi alla sede del Comune nel corso di una cerimonia corale alla quale hanno preso parte numerose persone.
A dare vita alla manifestazione insieme al sindaco, al vicesindaco Orlando Bellisario e l'assessore Giuseppina Di Renzo, la scrittrice tregliese Irma Alleva, autrice di recenti romanzi di successo e particolarmente sensibile alle tematiche sociali, le allieve del Teatro studio, guidate dal Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini e tantissime cittadine di Treglio che hanno letto alcune frasi di scrittori e nomi noti del panorama culturale, creando un importante momento di riflessione su un tema cosi delicato ed attuale quale la violenza sulle donne, frasi toccanti e dense di significato per dire no ad una fenomeno sempre più in crescita e che miete tantissime vittime ogni anno.
"L'ammnistrazione comunale ha voluto inaugurare questa panchina che è solo un simbolo ma dal profondo significato, per dire un secco no alla violenza sulle donne. Questa manifestazione è una delle prime iniziative di sensibilizzazione di cui il nostro comune di Treglio si fa promotore nell'ambito delle tematiche sociali attraverso uno sportello dedicato." Ha detto il sindaco Massimiliano Berghella
"Attraverso la partecipazione attiva della cittadinanza, che ha aderito numerosa all'evento, abbiano voluto, attraverso le frasi lette dalle oltre 20 donne, riflettere sulla gravità di questo fenomeno, su come viene perpetrata la violenza, sia fisica che mentale sulle donne. Dobbiamo avere a cuore le persone che hanno perso la vita per mano di un uomo e divulgare nelle nuove generazioni una cultura del rispetto e dell'amore non dell'odio. Abbiamo concluso la manifestazione di oggi proprio leggendo i pensieri scritti dai bimbi delle scuole dell'infanzia e primarie perchè loro sono il futuro e spetta a noi saperli educare ai valori perchè solo così saranno delle persone per bene, degli uomini forti ma gentili, sensibili delicati e rispettosi con le donne che faranno parte della loro vita".