“La crisi pandemica prima, la guerra in Ucraina poi, hanno determinato pesanti effetti sulla bolletta energetica, e ci hanno fatto comprendere la nostra mancanza di autonomia di approvvigionamento. Siamo troppo dipendenti dai paesi esteri e dalla Russia e questo è il frutto di anni di ‘non scelte’ politiche. Puntare oggi, in Abruzzo, con decisione, anche sulla produzione e sull'utilizzo dell’idrogeno verde, in virtù della partnership con un partner mondiale come Dii desert energy, significa finalmente scegliere, avere una strategia concreta e razionale per garantirci energia non solo pulita, ma anche sostenibile economicamente”.
Sono queste le parole dell’assessore regionale, con delega all’Energia, Nicola Campitelli, che hanno chiuso la prima sessione dei lavori del convegno internazionale in svolgimento all’Aurum di Pescara, “Energy for the future of industrial areas”, organizzato dall’Agenzia regionale delle attività produttive (Arap), nel ruolo di braccio operativo della Regione Abruzzo. A prendere parte all'incontro, assieme ad una sessantina di imprese e operatori del settore, Paul Van Son e Cornelius Matthes, rispettivamente presidente e ceo di Dii desert Energy, network pubblico-privato di dimensioni planetarie sul fronte delle energie rinnovabili, in particolare nelle regioni Nord Africa e Medio Oriente, e di cui Arap è diventato membro a seguito della missione di Dubai di inizio marzo.“
"L’Abruzzo vuole confermarsi come modello e apripista sul fonte dell’energia rinnovabile, la cui produzione nel 2020 ha coperto, nella nostra regione, circa il 27% del fabbisogno, un dato molto positivo. Ed è la premessa per finalizzare una strategia tesa ad immagazzinare questa energia nel vettore idrogeno, e poi consumarlo in loco, con la creazione di un sistema complesso, che coinvolga l’intera filiera e le nostre attività produttive - prosegue l’assessore Campitelli -. Non a caso abbiamo risposto alla manifestazione di interesse del Ministero della Transizione ecologica per individuare aree industriali dismesse per la produzione di idrogeno green. Altro passo nella direzione di una transizione energetica che con le giuste tempistiche e senza forzature, può offrire una grande opportunità per le imprese e le famiglie abruzzesi”.